domenica 8 giugno 2025
Dr. Schafausen - Psychiatric Dark Hotel
Allerta spoiler, disco bomba!!!!
Beh, credo che arrivato a 53 anni e con qualche migliaio di ore ascolti alle spalle, uno riesca a capire se un disco a livello artistico/musicale possa valere qualcosa. Certo, i gusti/preferenze, soprattutto a livello di sonorità, sono molto personali, ma quando una band dimostra più con i fatti che con le parole, di saper osare e spingersi oltre cercando di abbattere i confini posti fra più generi, beh non si può far altro che provare ammirazione e devozione.
Tutto questo è alla base di “Psychiatric Dark Hotel” ennesimo parto nato dalla mente distorta dei Dr. Schafausen, un disco coraggioso, e come potrebbe essere altrimenti, di chi ha trovato la forza di guardare avanti senza provare quel timore referenziale di volgere il proprio sguardo ad un passato importante, quanto ingombrante, e provare nostalgia, per tuffarsi anima e corpo nel nuovo che avanza cercando, con professionalità, vettore molto importante dell'economia di questa band, di percorre un sentiero artistico lontano dalle facili classificazioni.
Istintività, ecco qual'è la peculiarità caratteristica di questo album, caratterizzato dalla verve di un manipolo di ottimi musicisti ci danno in pasto dieci tiratissime composizioni, edificate attorno ad un rock moderno ottimamente congegnato, che alterna ritmo, rabbia e dolore.
Brani che seguono un certo flusso, e si adagiano attorno ad una forma/canzone contratta, sorretta da ottime partiture strumentali che colpiscono duro in pieno volto, e questo grazie ad arrangiamenti che pulsano, emanando vibrazioni lisergiche che, a livello lirico, si traducono in spaccati di un’illusoria realtà quotidiana, che ci conduce per mano all’interno delle visioni alterate di episodi ad alta gradazione voltaica come nel caso dell’opening track “Psychiatric dark hotel”, o della killer song “Dancing on the edge of sanity” che verte attorno ad irresistibili aperture lisergiche, mentre se l’ipnotica “Ward of broken” si avvicina sensibilmente a contrazioni di natura tipicamente nu metal, sono proprio le atmosfere oscure di “Voices in my mind”, a rappresentare uno degli episodi più riusciti del lotto.
Che dire, la band ha ampiamente dimostrato di aver finalmente maturato la giusta convinzione, quella duttilità che potrebbe farle compiere il tanto sospirato salto di qualità definitivo.
Se state cercando una band che fa della spontaneità musicale il proprio credo, beh, avete trovato pane per i vostri denti.
Magari, anzi sicuramente, non vi cambieranno la vita, ma negare un timido ascolto a questo disco non potrà che farvi bene, perché la musica non cambia le persone, ma le aiuta ad essere migliori....
Dear Dr. Schaffausen, chapeau!!!
Voto: TILT.....
Beppe “HM” Diana
Anno di Pubblicazione: 2025
Etichetta: MetalZone Records
Genere: Dr. Schafausen of course
Line up:
Milo - vocals, synth
Elias - vocals, guitars
Victor - vocals, guitars
Dr. Schaffausen - bass, keyboards, vocals
Anatole - drums
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