(Skol Records)
Si rituffano anima e corpo nella mischia anche i Demon Bitch con quella che è la loro terza release ufficiale, la prima di carattere internazionale marcata Skol Records, con la quale tornano a ribadire non solo lo stato di grazia che stanno attraversando da qualche anno a questa parte, ma soprattutto che la scena true metal underground ha davvero bisogno di giovani formazioni come la loro per riuscire a tramandare ai posteri gli insegnamenti dei maestri del genere.Ne è passata di acqua sotto i ponti dal 2012, anno in cui un manipolo di amici debuttava con una demo di tre sole composizioni e, grazie all'aggiunta di una seconda ascia in formazione, riusciva a suonare dal vivo, organizzando un tour nella costa orientale degli Stati Uniti per celebrare l'uscita dell'ep “Uniti Death Is Hanging...” di qualche anno più tardi.
Ed ora il nuovo capitolo "Hellfriends", con il quale la band riesce a sviscerare ancora una volta tutto il suo amore incondizionato per l'heavy metal '80ies style, quello di Satan, Jag Panzer ed Angel Witch, e lo amalgama alla tradizione progressive rock della decade precedente, in una sorta di impasto sonoro d'indubbia valenza artistica.
L'ispirazione certo non manca.
(Beppe Diana)
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