venerdì 23 agosto 2024

Luigi Mazzesi/LM Records - Heavy Metal Pioneers

 


Anno Domini 2006 - 5 marzo

È un vero onore poter per il sottoscritto poter presentare quest’ intervista ad un personaggio storico come Luigi Mazzesi, autentico pioniere della scena heavy metal tricolore nonchè deus ex machina della storica etichetta LM records, storica label fautrice dei primi vagiti metallici di molte band nostrane nei lontani anni ottanta. “Venticinque anni da indipendente”, ecco la frase che riassume al meglio la storia che si cela dietro la vita di quest' uomo, una vita moviementata da una sola passione: la musica, quella stessa passione che lo ha portato, fra alti e bassi, ad essere ancora qui nel 2005 e ad imbarcarsi in una nuova avventura, andando a recuperare due perle dimenticate del metallo di casa nostra come gli album di debutto dei Rex Inferi e dei Morgana. Non mi resta che lasciarvi alle parole del nostro interlocutore, perciò buona lettura...

Ciao Luigi, innanzitutto ti ringrazio di cuore per aver accettato la nostra intervista e per il tempo che ci stai volendo dedicare. Come prima cosa ti vorrei chiedere di fare una piccola presentazione, chi è Luigi Mazzesi? Un pioniere, un pazzo o solo un grande appassionato di musica?

Sicuramente un appassionato di musica anche se con qualche rotella fuori posto quindi sulla buona strada per diventare un pazzo furioso, pioniere no anche perché quando decisi di fare questo lavoro in Inghilterra già si respirava aria di musica indipendente, in Italia c'erano i fratelli Bigazzi di Materiali Sonori che avevano già iniziato a fare produzioni indipendenti. Con i ragazzi di Materiali Sonori ho prodotto tre splendidi album; "Ritual" della Strana Officina, "Behind The Line" dei Sabotage e "On The Prowl" dei Crying Steel.

Facciamo un piccolo passo indietro nella tua vita, come e quando hai deciso di aprire un\' etichetta discografica come la gloriosa LM records? Quale è la molla che ti scattata dentro e che ti ha fatto prendere questa decisone? È stata più una passione, od una sfida nel volersi cimentare in qualcosa di veramente nuovo e poco conosciuto, o cosa?
Una passione senza dubbio. Era il 1979 e la prima cosa che ho fatto? Aprire un negozio di dischi per poter ascoltare musica tutto il giorno dopo di che insoddisfatto della cosa che non mi completava fu gioco forza spingermi sempre più dentro i meandri della musica, (dove poi mi sono perso) a quei tempi facevo anche l'importatore di dischi dall' Inghilterra e dall' America, si importavano i dischi da Rough Trade primo grosso distributore indipendente inglese, dall'America arrivavano i Resident, Tuxedo Moon ecc ecc, non che avessero a che fare molto con l' Heavy Metal ma la musica indipendente partì così, con i gruppi della cosiddetta New Wave e in ogni caso io non mi sono mai dedicato ad un solo genere musicale, e così sui successi delle produzioni indipendenti Inglesi e Americane decisi di provarci anch' io, visto che trasmettevo in una radio locale mi feci uno spot personale dove invitavo gruppi locali con repertorio proprio ad inviarmi materiale per un ascolto, tra le cose che arrivarono c' era quello che poi divenne il numero LM 001, erano cinque ragazzotti di Cervia i DO-PO.

Toglimi una curiosità, qualche tempo addietro ho avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con il mitico Red Crotalo alias Paolo Pedretti, ed ho notato che anche lui non ha mai capito da dove salti fuori il nome che hai scelto per le tue edizioni musicali, come mai proprio "Crotalo"? Sai che molti appassionati pensano che Luigi Mazzesi e Red Crotalo siano la stessa persona?

E' una faccenda familiare, quando decisi di diventare editore musicale la S.I.A.E. nel questionario per superare l' esame di ammissione mi chiese di elencare cinque possibilità di nominativi per la ditta per non cadere poi in eventuali omonimie, io diedi Crotalo che il soprannome che le amiche davano a mia moglie. Lo so ma così fù. (Ciao Red mi dispiace averti creato questi ulteriori problemi...)

Gli anni ottanta sono stati anni pervasi da un senso più che altro pionieristico, soprattutto per un appassionato (discografico) come te immerso in un campo, come quello dell' hard and heavy, non sempre ricettivo, soprattutto qui da noi in Italia, quindi, quali sono state le maggiori difficoltà oggettive a cui ai dovuto fare fronte nei primi anni della tua esperienza discografica?
Difficoltà finanziarie sicuramente, più naturalmente l' indifferenza di tutti i tutti quelli che stanno attorno da lista sarebbe molto lunga all' inizio era avvilente ma poi con il tempo ci si fa una ragione di tutto e si prendono le misure con più accuratezza e eventuali errori si possono evitare.

Vogliamo ricordare ai nostri lettori che la LM è stata la prima casa discografica in ambiente heavy metal a pubblicare un cd?
Sei sicuro? Sono felice, ma forse è vero perché "On The Prowl" fu stampato in Inghilterra, ancora non esisteva la Dadc in Austria dove poi andammo tutti e stampare i cd...

Un'etichetta la tua molto coraggiosa che, se si esclude il già citato “On The Prowl", si è sempre imbarcata in produzioni discografiche tutt\' altro che commerciali, dischi come quelli di Creepin' Death, Wrest o degli stessi Mace, come giudichi a posteriori quei lavori?
Come faccio a giudicare tre lavori del genere, ognuno ha un\'importanza fondamentale nel proprio genere musicale e nelle mie scelte di allora e sono sicuro che in futuro questi lavori verranno rivalutati, ma non come sonorità specchio di un periodo, ma anche come armonie musicali cioè come canzoni nel vero senso della parola.

"Surgery Of Power" ed "Heavy Metal Rendez Vous” due ottimi esempi di quanto fossero prolifiche le cantine nostrane di ottimi musicisti... Secondo te c'è una band, di quelle apparse in queste compilation, che avrebbe meritato di pubblicare un lp, ma che, per ragioni avverse, non ottenne una benché minima considerazione? Se ti dico i fiorentini Masterstroke, cosa mi dici?
Quello che tu mi dici ha sicuramente un secondo fine, non so se sai, ma prima di chiudere l\'etichetta nell'89 avevo registrato diversi master che poi, per problemi finanziari, sono rimasti chiusi nel cassetto e fra questi ci sono anche i Masterstroke. Avrebbero meritato di poter esprimere il loro talento, il master è molto interessante, ma purtroppo, e a malincuore, ho dovuto chiudere e questo LP non è mai uscito, peccato, un vero peccato.

Secondo te, all' epoca erano veramente solo i migliori ad arrivare al traguardo del tanto sospirato debut album?
No, non so per quale motivo ma ci furono band incredibili come gli Schwartz di Roma o i Saigon di Savona che, per quel che ne so io, non sono riuscite a documentare il loro passaggio in quel periodo, un vero peccato, e chissà quante altre band hanno subito la stessa sorte.

Permettimi ora una domanda da appassionato... Visto il prolificare di mp3 e cd pirati di molti dei tuoi artisti, non hai mai pensato di ripubblicare quei dischi in formato ottico? Pensi davvero che, come altri tuoi colleghi auspicano, non ci sarebbe interesse attorno ad una probabile pubblicazione di questi prodotti in cd? E, se non è troppo, perché secondo te all' estero c'è più interesse verso la scena heavy italiana degli anni ottanta, che non da noi? Non ti sembra un paradosso?
Ok, una cosa per volta, l'mp3 mi stà bene, è cultura musicale che ci fa solo bene, se non ci fossero gli mp3 molta gente ascolterebbe meno musica e solo quella che passa il convento così invece ha la possibilità a costo zero di farsi un piccolo bagaglio culturale sulla musica, cosa che qui in Italia non è mai stata tenuta nella dovuta considerazione, è ora che la musica venga inserita nelle materie scolastiche e basta! Mentre per i cd pirata dei miei artisti la penso un poco diversamente ma questa cosa ancora non è successa vero? Oppure tu ti riferisci alle copie dei Rex Inferi messe in circolazione poco tempo fa, se è a questo che ti riferisci posso dirti che è stato un piccolo errore di un nostro amico musicista. Il pensiero di ripubblicare su supporto digitale i vecchi titoli in vinile non mi convince o in ogni caso non è il momento più adatto economicamente parlando, vedremo come và a finire la pubblicazione di Morgana e Rex Inferi. All\' estero c\'è più interesse verso la scena italiana sempre per il solito motivo, all\'estero la musica è una cosa seria in Italia no.

Cosa puoi dirci del rapporto pluriennale che ti lega all'eterno amico Paul Chain direttore artistico della New LM records? Personalmente ho sempre pensato che sia uno dei pochi qui in Italia a potersi vantare dell\' appellativo di artista completo, tu come la vedi?
Paolo è un grande amico, un ottimo collaboratore, onesto, fidato, educato, modesto e sincero, ha tutte le doti per essere un grande musicista, e lo è! Abbiamo collaborato in passato e forse lo faremo in futuro, adesso, con questa storia che vuole disfarsi definitivamente di tutti i legami col passato e con il personaggio Paul Chain, ci sentiamo raramente ma questo non vuol dire, presto ci si ritroverà sicuramente. E di certo sò che continua a registrare materiale che prima o poi ascolteremo.

Hai seguito la scena italiana metallica negli ultimi anni? Se si, cosa ne pensi? Non hai mai pensato di tuffarti pure tu nella mischia con la pubblicazione di qualche disco di melodic power metal?
C'è chi la fa molto meglio di me, in Italia sono nate etichette che trattano questo genere musicale in maniera molto professionale e col dovuto rispetto, io in ogni caso non potrei economicamente parlando, non ho una struttura adatta quindi devo rivolgermi ad altre cose, sempre in campo musicale, ma dove non è richiesto un impegno di più persone, anche se in qualche modo continuo a farlo ma in maniera più condensata.

Quindi, che prerogative deve avere una band per aspirare ad entrare nel rooster della New LM records?
Il cantante è una parte molto importante in una band, anche se molte volte devo accettare qualche compromesso, m' interessa la melodia e l'energia del suono, la band inoltre è tenuta a garantirmi che non si scioglierà subito dopo la stampa del lavoro, è una cosa terribile succede nel 50% delle produzioni, molte volte li obbligo ad acquistare una parte della produzione stessa.

Sul sito ufficiale della tua etichetta è evidenziato in bella mostra il logo "20 anni da indipendente", avresti mai pensato all'inizio che la LM Records potesse resistere tutti questi anni? E perché secondo te label indipendenti come la Metal Master, legata alla Dig It, o la Dracma Records hanno cessato la loro attività nonostante le buone speranze riposte?
Venti anni da indipendente anche se adesso sono ormai venticinque, incredibile mi sembra ieri ahhhh!  Immaginò che la Metal Master abbia fallito perché era una grossa società (Discomagic) stessa cosa dicasi per la Dracma e forse si aspettavano un rientro maggiore, in quel periodo si parlava molto di H.M. italiano e forse qualcuno ha pensato di investirci sopra ma poi quando si è accorto che le tirature erano sempre di mille/duemila pezzi ha fatto marcia indietro, oppure ha fallito. Anche io sono stato tratto in inganno dal momento che sembrava favorevole, c' era la distribuzione europea, i giornali recensivano benevolmente, i festivals H.M. tiravano di brutto, ma poi tutto ad un tratto i distributori non pagavano o ti rimandavano indietro la merce, i giornali se non facevi pubblicità a pagamento non recensivano più, quindi è crollato tutto, peccato.

..non hai mai pensato in tutti questi anni "chi me lo ha fatto fare?"
Non avrei potuto fare altro.

E veniamo ai giorni nostri, sotto che ottica devono essere viste le tue ultime produzioni ovvero i nuovi di Rex Inferi e Morgana? So che è ancora presto per dirlo, ma avete intenzione di ripescare qualche altra perla? Come è nata la collaborazione con la Andromeda Relix?
Io e Gianni ci scambiano ogni tanto qualche figurina dei nostri rispettivi cataloghi, ultimamente i nostri contatti si sono riscaldati perché c'è questo libro sulla storia dei gruppi italiani degli anni 80 scritto da Gianni e che deve uscire entro breve, dove appare un' intervista fatta a Morgana così il discorso è finito sulle registrazioni ancora inedite e sul come fosse possibile metterle in circolazione, dopo varie sedute telefoniche abbiamo deciso di fare questa collaborazione che inizia anche per fermare la proliferazione delle copie illegali che iniziano a girare su compact disc.

Come vedi il mercato discografico degli ultimi anni? Sempre più diretto verso una situazione di crisi irreversibile, o sono solo voci di corridoio?
Crisi si, ma solo per un certo tipo di situazioni commerciali musicali, le canzoni si continueranno a scrivere e a cantare quindi non ci sono problemi per noi, dormite sonni tranquilli, e qui vorrei chiudere con la frase di Neil Young "Rock'n'roll can never die!"

Se non sbaglio, la Crotalo edizioni musicali è il container di altre sottoetichette come Vibe Side e Musicando, ce ne vuoi parlare?
Essendo loro editore mi fregio della possibilità di usare questi nomi si tratta di collaborazioni editoriali con tipi di musica e situazioni di lavoro diverse e non tutte inseribili nel settore rock italiano. Per Musicando e Giallo Records sono il loro distributore ufficiale.

Che cos'è e di che cosa si occupa Alterazioni sonore?
Alterazioni Sonore è gestita da un carissimo amico DJ/Compositore, una persona che collabora con me da molto tempo per quanto riguarda la World Music, Dance e Pop. E\' anche il mio angelo custode quando devo ripristinare il sistema del computer, scherzi a parte, è la persona che mi cura amichevolmente la parte commerciale dell\' etichetta.

Ok siamo veramente alla fine, ti ringrazio veramente di cuore per il tempo che ci hai voluto dedicare, ti lascio ai saluti finali...
Ok Beppe, mi ha fatto piacere fare quattro chiacchere con te, spero si possa ripetere la cosa frà venticinque anni e mi auguro inoltre che questa intervista possa interessare tutti i vostri lettori, altrimenti che l\'abbiamo fatta a fare? Sono le quattro del mattino ti rendi conto? Un saluto dal pianeta Romagna Rock!

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