giovedì 29 marzo 2018

Nitro - Lethal Dose


Entusiasmante intervista quella intercorsa con gli storici Nitro, formazione seminale americana che ebbe un barlume di successo effimero fra la fine degli anni settanta, e l'inizio della decade successiva, e questo grazie alla pubblicazione dell'EP “Lethal”, autoprodotto dalla stessa band, distribuito dalla Mausoleum records nel vecchio continente con il titolo “Lethal + 2”. Un lavoro più che interessante, intriso di sonorità poste a metà strada fra l'hard rock primigenio e di estrazione tipicamente europea, e proto heavy metal che, nonostante i buoni presupposti, non permise alla band di rilanciare le proprie quotazioni su vasta scala. Come al solito è toccato alla label polacca Skol Records, restituire credibilità, ed una giusta visibilità ad una band alla quale solo la dea bendata ha più volte girato le spalle....
 
Intervista raccolta da: Beppe Diana


Ciao Tim, benvenuto sulle nostre pagine e grazie per la disponibilità data a noi di Graveyard Symphony. Ci piacerebbe sapere, come e quando avete deciso di formare una band heavy metal, e se gli altri componenti erano già impegnati in altre band o progetti musicali prima di diventare dei membri dei NITRO...
Ciao Beppe e grazie a te. Prima dei NITRO, tutti i membri della band ovvero Dana Confer - voce, John Hazel - chitarra, Brad Gensimore - basso, Tim Wilson – batteria, sono stati coinvolti in altre band locali, ma non “famose”.

Sicuramente, dopo aver completato la line-up ufficiale,  voi avrete cominciato a provare e preparare serate. Puoi dirmi qualcos'altro a riguardo?                
John e Brad hanno formato i NITRO nel 1979, io mi sono aggiunto nel 1980 e Dana nel 1981. La nostra visione della band era quella di un power trio, che suonava un rock aggressivo, stridente e pesante, influenzato dall'hard rock britannico, europeo e americano degli anni '70- inizi anni '80. Dal 1979 la band ha provato e ha fatto serate regolarmente. E' solo nel 1981, all'arrivo di Dana nella band, che abbiamo cominciato a scrivere inediti per i NITRO. Sebbene molti dei testi siano stati composti nel tempo, la prima volta  che siamo entrati in studio abbiamo inciso 5 inediti del primo nostro EP “Lethal”.

Il primo e unico step ufficiale della band è stato appunto “Lethal”, ep che comprendeva cinque canzoni che ricordano il proto heavy metal di band quali UFO, Scorpions, Accept, ma anche i primi Riot. Immagino vi siano familiari... Come descriveresti il vostro stile?
Certo che ci sono familiari, apprezziamo il lavoro delle band che hai nominato, e di molte altre appartenenti al filone “proto heavy metal”. Siamo stati descritti come una band tipica della  New Wave of British Heavy Metal. La band ha sempre pensato che il nostro stile combina hard rock europeo, britannico e americano (anni 70-inizi '80) filtrato attraverso la lente delle frequenze radiofoniche americane.
                                                         
Che cosa puoi dirmi riguardo al processo di registrazione? Mi sembra che il suono di molte tracce è orientato sul versante live, senza sovra-incisioni o altre stranezze, cosi da ottimizzare i tempi di registrazione, dico bene? Prima di entrare in studio avete avuto una specie di pre-produzione?
Due importanti aspetti che ci guidarono durante le regtrazioni:
1. La performance: all'epoca ci vedevamo principalmente come una live-band, abbiamo cercato di catturare il sound e l'energia che ci ha fatto conoscere. Anche se la registrazione è un'evoluzione organica per giovani band, abbiamo fatto uno sforzo cosciente per esibirci ognuno allo stesso tempo con il minor numero possibile di sovra-incisioni. Fondamentalmente la batteria, il basso e le chitarre ritmiche, cosi come le voci soliste, furono registrate insieme. In particolar modo John voleva sovra-incidere un assolo di chitarra e Dana, Brad ed io, volevamo aggiungere alcuni cori in seguito. Io volevo imporre alcune percussioni aggiuntive qui e là. Per essere sicuri di poter catturare l'energia  raramente provavamo una qualsiasi canzone più di un paio di volte. Addirittura puoi sentire Dana annunciare il numero delle riprese in alcune tracce  di Lethal e Lethal II. E' importante ricordare che le tecniche di registrazione dei primi anni '80 erano analogiche e su nastro magnetico, nessun computer era usato per “sistemare” le cose. Era necessario che i musicisti suonassero bene e lo facessero per tutta la durata della canzone. Non è stato mai fatto nessun montaggio delle riprese multiple per la registrazione dei NITRO. Ciò che ascolti è più bello con le riprese live che con l'aggiunta di sovra-incisioni.
2 Il costo: fin da quando i NITRO hanno cominciato a finanziarsi le registrazioni, era necessario che il tempo in studio fosse mantenuto al minimo indispensabile. Sebbene sia divertente, la registrazione è sempre un'esperienza esasperante.... ed è costosa!

Nel 1982 penso che la scena metal americana fosse in uno stato embrionale. Qual'era l'emozione che si respirava durante le registrazioni? Quali sono le emozioni che ricordi ancora oggi?              La new wave, il pop ed il punk erano di gran moda all'epoca, e dato che i NITRO operavano nella parte centrale della Pennsylvania, eravamo lontani dai maggiori centri musicali di New York, Los Angeles, Londra, etc... a parte poche band locali che facevano hard rock come noi, pochissime scrivevano e registravano inediti. Abbiamo avuto la netta sensazione di lavorare in assoluto isolamento musicale. Non ci aspettavamo di passare sulle tipiche stazioni radiofoniche, ma sapevamo che un pubblico esisteva perchè suonavamo davanti ad un sacco di appassionati quasi ogni notte.            
Dopo qualche mese abbiamo appreso che altre band nel mondo facevano esattamente la nostra stessa identica cosa. Amavamo ciò che facevamo, eravamo abbastanza bravi a farlo, ci veniva naturale e non avremmo cambiato assolutamente niente per corteggiare le case discografiche, stazioni radiofoniche o un pubblico. Era molto “prendeteci cosi come siamo” quando noi facevamo dischi o suonavamo live. Ci sentivamo fortunati di aver avuto coraggio di restare insieme facendo comunque ciò che era giusto per noi, quando invece gli altri intorno erano accecati dalle influenze esterne per ottenere “l'accettazione” popolare.              
All'epoca hai mai sognato di diventare una futura rock star?
Non abbiamo avuto sogni reali di celebrità in campo rock. Per noi, la parola celebrità implicava comportamenti personali eccessivi, una grande ricchezza si, ma legata ad una componente commerciale che non era il modo in cui noi vedevamo il nostro lavoro e noi stessi. Volevamo essere musicisti che scrivevano, registravano e eseguivano le proprie canzoni. Sentivamo che, se avessimo seguito il nostro istinto e fossimo rimasti autentici, tutto questo ci avrebbe permesso di aver successo abbastanza da perpetuare la realizzazione della NITRO Records. In poche parole, volevamo trovare modi di registrare insieme, senza comprometterci.  
                 
Nonostante tutto la Mausoleum Records  decise di pubblicare l'EP per un'uscita europea di “Lethal” con l'aggiunta di due canzoni inedite....            
È stato  bello vedere come il nostro piccolo EP sia riuscito a farsi strada anche negli angoli lontani nel mondo (USA, Europa, Regno Unito). Questo ha incluso l'interesse di riviste e collaborazioni con importanti magazine come KERRANG! Dal momento in cui “Lethal” cominciava a spiccare il volo, la Mausoleum ci notò e ci contattò per offrirci la possibilità di rilasciare l'EP nel formato LP. Concordammo, a patto che il nuovo LP full-lenght avesse un nome diverso, e contenesse più canzoni. Così nel luglio del 1983 nacque “Lethal+ II”. Siamo stati davvero orgogliosi della nostra collaborazione con la Mausoleum Records, ci riteniamo fortunati di aver fatto parte della loro famiglia.                              

Appunto, come è nata la collaborazione con la SKOL records. So che Bart è un metallaro molto appassionato prima di essere un menager di una casa discografica, sei d'accordo con me?              
Per celebrare il 30° anniversario dell'uscita di “Lethal”, abbiamo scritto e registrato alcune nuove canzoni tra il 2012 e il 2013. Lo scopo era quello di rilasciare “Lethal + II” in forma digitale con l'aggiunta di alcune nuove canzoni per i nostri fans. All'inizio del 2013 abbiamo pubblicato la prima nuova canzone “Uranium”. Nell'aprile del 2013, Bart Gabriel della SKOL ha saputo dell'inedito e ci ha contattato per la pubblicazione di un'antologia dei NITRO, focalizzandosi sulle registrazioni dell'era di “Lethal”. Ha proposto una panoramica completa di tutte le canzoni, dal periodo in cui abbiamo prodotto “Lethal” a quello di “Lethal + II”. Ci è sembrata un'idea magnifica ed abbiamo offerto le tracce, le foto, gli articoli di giornali, riviste, etc alla SKOL per il progetto.                                                    

Come state vivendo questa seconda possibilità? Spero che ve la stiate godendo molto di più rispetto al passato.
Onestamente, non la vediamo tanto come una seconda possibilità quanto una continuazione della nostra personale amicizia e rapporto di lavoro. Ciò è dovuto principalmente al fatto che siamo rimasti amici intimi anche se non ci siamo più esibiti come NITRO. E' difficile esprimere a parole quanto ci piace scrivere, suonare e registrare insieme. Prima ho usato la parola “gioioso” e questo è il miglior modo di descriverci a cui posso pensare. Suona come un cliché, ma è vero quando diciamo che ci si sente come in famiglia. L'attuale processo di scrivere, eseguire e registrare insieme è stato molto semplice e familiare per tornare a fare musica, perché ci avevamo lavorato cosi tanto nel periodo iniziale. Tutti i ricordi e le emozioni sono riaffiorate di nuovo, come se il tempo non fosse mai passato. Fare musica che spacca con buoni amici è una cosa unica ed inebriante. In generale, è stata una bellissima esperienza e ci sentiamo fortunati ad averla avuta.                    

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