Diciamocelo pure chiaramente senza nasconderci dietro ai soliti clichè, suonare heavy rock nel sud della nostra penisola, è stato sempre difficile, lo è adesso che siamo da qualche anno nel nuovo millennio, lo era ancor di più negli '80ies. Fiore all'occhiello di quella scena allora tanto bistrattata, gli Hot Pets, prima e i BBH poi, hanno saputo dimostrare negli anni, una crescita artistica veramente sorprendente, figlia naturalmente di una maturità tecnica ben al di sopra delle aspettative, che li ha portati di volta in volta ad attuare alcune scelte stilistiche, a volte anche un tantino azzardate, ma che, come sempre, hanno saputo raccogliere i frutti di tanto duro lavoro e di una passione che, come dicevamo poc'anzi, non è venuta mai meno anche nei periodi più bui della loro esistenza artistica. E' perciò con immenso piacere che lascio la parola al nostro interlocutore che, come leggerete più dettagliatamente, ci condurrà con mano all'interno del mondo musicale e passionale delle due band fra passato, presente e futuro naturalmente, per cui.....
Intervista raccolta da Beppe "HM" Diana il 23 maggio 2005
Ciao Angelo, benvenuto sulle nostre pagine, grazie del tempo che vci stai volendo dedicare, iniziamo dagli albori, in che maniera hai conosciuto il resto della band, e come è nata l'idea di mettere su un gruppo hard rock come gli Hot Pets?
Era la prima vera esperienza musicale per tutti i membri del gruppo, o qualcuno di voi aveva già suonato con qualche altra formazione del periodo?
Ciao Beppe, e grazie a te per l'ospitalita'. Dunque gli Hot Pets nascono nel 1984, su un idea mia e di Joe Murgia, il chitarrista. Io suonavo nei Black Heron e Joe proveniva dagli Hard Steel.
Reclutammo Nino Murgia, fratello di Joe, alla voce e Paolo Zuddas alla batteria. L'idea era di fondere il british heavy metal con le nuove tendenze americane dell'hard rock.
Sai, fra le mie reliquie degli anni ottanta, purtroppo non posso annoverare una copia del vostro primo demo "SEX, LOVE AND DEATH", cosa puoi dirmi su questo vostro primo step ufficiale? Che ricordi ti rievocano quelle sessioni di registrazione dalle quali nacquero brani come "In the house of love", "Black sister" o la storica "Let it be love"?
Prima di Love Sex and Death uscirono due demo registrati veramente male, ma li pubblicammo ugualmente, giusto per far girare il nome della band. Arrivammo alla registrazione di LSD, con una formazione a cinque, e il primo cambio di batterista, con Luigi Palomba ex PSA alla batteria e Gianluca Gadau alla chitarra.
Con questa formazione iniziammo a scrivere canzoni e a suonare dal vivo tantissimo. Una volta trovata l'alchimia giusta, entrammo in studio, esattamente gli Abbardente studios, e in una settimana tutto era pronto. Le canzoni ci piacevano tutte, anche se io personalmente preferisco su tutte Black Sister, molto strana e un po fuori dagli schemi.
Fu proprio il successo di quel demo che vi spinse a stipulare il contratto con la TKR per l'incisione dell'altrettanto valido "Love Games"?
Del demo vendemmo tantissime copie e grazie a questo suonammo di piu'.
Love Games e' venuto fuori un anno dopo. Per fare quel disco abbiamo dovuto letteralmente vuotare le nostre tasche, che erano gia' abbastanza vuote.
Entrammo nei TKR studio con Marcello Todaro, ex Banco del Mututo Soccorso, come fonico. Avevamo 5 canzoni pronte, ma volevamo per forza pubblicarle perche ci piacevano tantissimo ed eravamo convinti che sarebbe stato bene tenere l'attenzione alta su di noi.
Il contratto con la TKR nacque dal fatto che noi non avevamo i soldi per stampare il disco, loro volevano un gruppo rock e firmammo un contratto al 50%.
Un mini lp che, già dal titolo, cerca di distaccarsi nettamente dalle sonorità tanto in voga all'epoca, almeno per quel che riguardava molte formazioni nostrane, presentando una serie di composizioni fresche ed avvincenti che presentano a volte una vena melodica di stampo molto easy listening, sei d'accordo?
L'album e' 100% frutto dei nostri arrangiamenti, del nostro song writing, e si l'abbiamo voluto un po piu' morbido, anche se non mancano episodi abbastanza duri come Flying high in the sky.
Diciamo che volevamo fare un disco con ampie armonie e abbiamo tralasciato un po’ la potenza.
A livello puramente compositivo in che maniera nacquero brani del calibro di "Fly High in the sky" e "Touch me"?..e se non è troppo, all'epoca avresti mai pensato di registrare un disco che oltre venti anni dopo sarebbe diventato un oggetto di culto per i collezzionisti di mezzo mondo?
I brani erano tutti firmati dalla band perche' alla composizione partecipavamo tutti, batterista compreso. Stavamo in sala a jammare per un po sempre con un registratore acceso e poi sceglievamo tutte le cose interessanti, ci lavoravamo sopra per un po e se non funzionava, mettevamo da parte l'idea.
Diciamo che all'epoca, avevamo gia acquisito un po di esperienza per rendere anche un riff insignificante, una canzone.
Ci davamo veramente da fare. Ma all'epoca non pensavamo veramente che a distanza di 20 anni il nostro disco sarebbe diventato una chicca ricercatissima.
Comunque, se non ricordo male, nonostante la formazione mettesse in mostra una professionalità davvero eloquente, e nonostante avesse esborsato gran parte del denaro per la registrazione, l'etichetta fallì miseramente nel suo compito, tanto che, a pochi mesi dall'uscita ufficiale, l'ep era quasi irreperibile, ti sei come mai?
Il progetto del disco falli, perche' la TKR non aveva la minima idea di come doveva essere promosso e distribuito il disco. Tutto qui.
Ci siamo messi nelle mani sbagliate per 10 mesi e per tutto quel tempo dovemmo rifiutare altre offerte da parte di altre etichette.
A proposito, chi è il depositario di quel master? Non avete mai ricevuto l'offerta di ristamparlo dopo tutto questo tempo, considerata la sua difficile reperibilità in vinile, ed il costo elevato dello stesso?
I masters sia di LOve Sex and Death e di Love Games si trovano nelle mani del nostro ex manager, ma non avendo mai avuto richieste di ristampa, non abbiamo mai pensato di chiederli.
Noi non siamo neanche interessati alla ristampa, visto che il progetto Hot Pets e' morto dal 1991.
Come descriveresti l'impatto live della band in quegli anni? Ma dal vivo avevate creato qualcosa di particolare per i vostri fan dell'epoca? Che concerto ricordi con particolare emozione?
Dal vivo eravamo una sorta di macchina da guerra. Provavamo quasi 12 ore alla settimana, che ti dico e' veramente tanto, senza contare poi le ore che passavamo ad esercitarci in casa con relativi strumenti. Non avevamo una scenografia, giusto il logo della band dietro la batteria.
Investivamo molto sugli ampli, sulla batteria e sugli strumenti, giusto perche volevamo avere un gran suono. I concerti che ricordo con piacere sono quelli di Livorno al Topsy e Caravate, alla festa della birra. Qui in Sardegna i migliori sono stati a Gavoi e Berchidda (concerto di addio).
Toglimi una curiosità, ma è vero che il pugile Knock out sulla copertina di "Love Games" sei tu?
No, non sono io il pugile in copertina, ha ha ha ha chi ha affermato questo?
No, è solo che ho visto il tag nella copertina esposta fra le vostre foto… comunque, tornando a noi, nonostante le difficoltà oggettive e quant'altro, nel 1991 vi presentaste con un nuovo demo, ed uno sitle musicale molto ma molto più accattivante di prima, tanto da oscurare l'ottima prova messa in mostra con il precedente debutto discografico, non a caso il nuovo arrivato presentava sei song coniate attorno ad un class/street metal di stampo americano, che raggiunge il suo apice in brani di assoluto valore come ad esempio la splendida "Temptations" o l'irresistibile "Lonely Ride"....
Il demo del 1991 non doveva essere neanche registrato perche' eravamo gia' in rotta, ma avendo gia prenotato lo studio ci buttammo a registrare, e l'aggressivita' che avevamo dentro si sente molto bene.
Poi i testi erano molto autoironici, ci stavamo prendendo per il culo per tutti i sogni che erano affondati e li mettemmo tutti li dentro le canzoni.
Posso dirti che adoro quel demo, anche se a livello sonoro non e' un gran che; infatti non lo pubblicammo. Io sono legato a Temptation e I've got it.
Spiegami una cosa, ma a livello puramente emotivo, come ci si sente ad aver partorito song di quella levatura, e non avere poi la possibilità oggettiva di raggiungere traguardi discografici alla vostra portata?
Sinceramente posso dire di aver sentito, all'epoca, tantissime ottime band.
Noi, come tutti gli altri, avevamo grandi sogni. Eravamo sicuri di noi, delle nostre canzoni, pero' purtroppo non ha funzionato. E il perche' non lo so proprio.
Musicalmente parlando, cos'hai combinato dopo lo split della band? ....potendo tornare indietro, rifaresti tutto, oppure rinneghi qualcosa?..e se non è troppo, hai più ricordi o rimpianti???
La band si sciolse nel Giugno 1991, Nino e Gianluca andarono a cercar fortuna a Londra, io formai i BBH nel settembre dello stesso anno e Luigi entro negli Istrales, una band rock punk che girava molto bene in Sardegna.
Non rinnego niente del mio passato, ho passato degli anni splendidi in quel periodo, sia a livello musicale, che personale e rifarei tutto, esattamente cosi come e' stato.
All'epoca non hai mai pensato che, se fossi nato in un altro paese, diciamo la Germania, forse la tua vita artistico/musicale sarebbe, diciamo, cambiata?
Vedi, Nino e Gianluca sono andati a Londra ma non hanno combinato niente di buono a livello musicale, e tanti altri dalla mia citta' sono andati chi in Germania, chi negli States, e son tutti rientrati senza niente fra le mani, ne dischi, ne contratto, ne concerti, ne successo.
E siamo giunti al momento del grande ritorno con i BBH, acronimo di Big Black Hole, formazione che, oltre ai superstiti degli Hot Pets, raccoglieva all'interno della sua line up ufficiale, altri musicisti dell'area heavy rock della vostra Sassari, presentando un suono più vicino ad un rock suddista di ottima fattura, anche qui, come è nata l'idea di questo inaspettato come back?
I BBH sono stati la mia rivalsa, ma per mettermi a riparo da delusioni, ho voluto prendere questo progetto come un serio divertimento.
Niente ricerca di contratto, di successo, solo la voglia di suonare per il puro divertimento di farlo. Devo dire che, quando iniziammo dal vivo, eravamo un bombardamento sonoro.
Mischiavamo sonorita' heavy con blues e southern rock e la gente si divertiva da matti.
Infatti pubblicammo subito il demo Holes and crazy horses.
Divertente rock'n'roll molto pesante. Fuoco e' venuta fuori dopo, circa 6 mesi dopo.
Capisco, qual è lo stato di salute musicale della band? Avete altro materiale pronto, o dobbiamo aspettare altri cinque/sei anni per poter ascoltare un nuovo disco?
Stiamo passando un periodo un po travagliato, ma siamo ancora qui, abbiamo da poco fatto un concerto e tutto sembra filare liscio dal punto di vista musicale. Abbiamo diverse canzoni, ma niente soldi per registrare.
Si, senti Angelo, ma in tutti questi anni di onorata carriera, come è cambiato il tuo modo di rapportarti alla musica suonata e concepita?
Beh senza rinnegare il passato, ho allargato i miei orizzonti, posso passare dal rock duro a Tom Waits, da Muddy Waters agli Asian dub foundation, anche se continuo a preferire l'hard blues, magari anche acido o psichedelico.
Poi per divertisement ho suonato anche in un side project di puro blues, tra l'acustico e elettrico. E anche in una soul band che riprendeva la colonna sonora del film Blues Brothers, con tanto di sezione fiati.
Qual'è il tuo rapporto con la rete estesa e con internet? Cosa nel pensi del file sharing e della possibilità di effettuare il download di un disco intero di una band?
Beh internet ha cambiato la concezione di proporsi al pubblico, ma secondo me negativa. Tanto e' vero che e' difficile diventare abbastanza conosciuti come succedeva negli anni 80. Oggi tutti sono su My space, facebook, ma alla fine non succede nulla ugualmente. Io sono un fermo sostenitore del fatto che il down load abbia completamente rovinato la musica, che continui a farlo.
Oltretutto ha rovinato un sacco di famiglie, di lavoratori del settore. Sai che l'industria discografica nel giro di pochi anni ha lasciato a spasso qualcosa come 10.000 persone? Certo anche la discografia ha le sue colpe, come quella di tenere i prezzi alle stelle, ma i musicisti si accorgeranno che il file sharing e il download sono armi a doppio taglio e il danno arrivera' a farsi sentire a non molto.
Prima di finire, la scena musicale della tua città ha partorito nel tempo un numero spropositato di ottime realtà musicali come voi, PMI, Duende, Malegria e chissà quante altre formazioni, ma purtroppo poche di queste sono riuscite ad ottenere una minima parte di successo commerciale e soprattutto di pubblico, ti sei mai spiegato perchè?
Si e' vero la Sardegna ha avuto sempre delle realta' musicali interessanti.
Il motivo dello scarsissimo successo io lo vedo solo nel fatto che molti ragazzi partono con la voglia di sfondare, fanno dei bei dischi e poi si scontrano con la precarieta' della posizione del musicista non conosciuto, cioe' pochi soldi e futuro incerto. Tutto qui.
Grazie Angelo per averci donato un po’ del tuo prezioso tempo, concludi l’intervista nel modo che più ti aggrada….
Niente, mi fa piacere questo interesse nei confronti delle band in cui io ho suonato, mi ha un po spiazzato, sapevo che qualcuno si ricordava di noi, ma li contavo sulle punte delle dita. E ringrazio te, Beppe, perche' tiene viva la passione per il rock e spero tu possa contagiarla alle nuove leve.
Io In negozio cerco di fare questo, anche se i clienti sono sempre di meno.
A proposito dimenticavo di dirti che ancora il negozio Goody Music esiste, ma fuori città in un piccolo centro commerciale.
Stiamo resistendo, con mille difficolta', ma crediamo nella musica. NOI CI CREDIAMO VERAMENTE.
Un saluto a tutti i lettori
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