Eonia Rise - Guardians of Eden

 


Perseveranza, sagacia e determinazione. È celato dietro a quest'alchimia di elementi, lo spirito che alimenta l’animo artistico degli Eonia Rise, tenace compagine con base operativa nell’hinterland bolognese, che si rende artefice di un suono incentrato attorno ad una componente musicale, le cui coordinate stilistiche risultano essere affini ad un melodic power metal di matrice classica, caratterizzato dalla verve e dalla sagacia di versante compositivo che, il più delle volte, riesce a porre l’accento su qualità peculiari d’indubbio valore artistico
Nelle parole del chitarrista Andrea Giunchi la genesi di un disco ottimamente strutturato.

Intervista raccolta da: Beppe "HM" Diana


Ciao Andrea e grazie per lo spazio che ci stai volendo dedicare, partiamo subito con la prima domanda, quali sono gli stati d'animo all'interno della band oggi dopo una tappa fondamentale della vostra carriera musicale incominciata, ricordiamolo, ben cinque anni or sono?
Ciao Beppe, grazie a te per l'opportunità, è un piacere e un onore essere qui. Parto subito dicendoti che all'interno degli Eonia Rise il clima è positivo e gli stati d'animo sono buoni, il tutto grazie ai progressi che la band ha fatto in questi 5 anni e alla serenità e tranquillità con le quali abbiamo affrontato le nostre fatiche, sia live che in studio. Ciò è dovuto all'armonia e allo spirito di collaborazione che si è creato tra di noi.

Come sta andando la promozione del nuovo arrivato Eden is alive in questo periodo di apparente stasi mediatica? Mi sembra di capire che le recensioni ricevute fino a questo momento superano di gran lunga le vostre aspettative, dico bene?
"Eden is alive" ha ricevuto buone recensioni e ovviamente ciò ci fa molto piacere e ci appaga degli sforzi fatti. Per quanto riguarda la promozione dell'album, ci si affida alle piattaforme mediatiche come Spotify e Youtube per cercare di farlo ascoltare a più gente possibile, direi che al momento siamo soddisfatti dei risultati in termini di ascolti, follower e dei messaggi positivi che ci arrivano sui nostri social. Ovviamente il tipo di promozione che preferiamo è di sicuro l'attività live, poiché ci permette di trasmettere in maniera diretta la carica e l'energia della nostra musica alle persone che ci ascoltano.

Mi pare di capire che, portare a termine un album delle proporzioni di un album di questa levatura abbia richiesto ingenti sforzi e non solo economici, come ed in che modo siete riusciti a far collimare i vostri impegni lavorativi con le registrazioni del disco visto che mi pare di capire che la band non sia la vostra principale fonte di reddito personale?
Sicuramente realizzare un album è un'impresa ardua che comporta un duro lavoro compositivo, una buona dose di tempo libero e risorse economiche. Fortunatamente la creatività è sempre stata nostra compagna di viaggio e grazie alla sinergia che si è creata all'interno degli Eonia Rise, i brani si sono materializzati con facilità. Ovviamente la band non è ancora fonte di sostentamento, quindi ognuno di noi ha il proprio lavoro, ma siamo sempre riusciti a fare combaciare il tutto tramite ferie e weekend liberi. Inoltre grazie all'attività live svolta in questi ultimi anni, siamo riusciti ad ammortizzare le spese per la produzione di "Eden is alive".

Ascoltando "Rise from the Light Blast" su youtube si evince facilmente quanto la band in questo lasso di tempo sia nettamente maturata sia a livello puramente compositivo che di esecuzione, mi pare di capire che negli ultimi tre anni abbiate preso coscienza delle vostre qualità  attitudinali e di musicisti, c'è un brano od un episodio in particolare che ha dato il la a questa sorte di metamorfosi, oppure è stato un processo evolutivo continuo?
Ci fa molto piacere che tu abbia notato l'evoluzione e il cambio di marcia che abbiamo effettuato con "Eden is alive" rispetto al suo predecessore, perché questo era il nostro obiettivo principale. Ciò è avvenuto in maniera del tutto naturale, poiché "Rise from the Light Blast" è stato concepito e realizzato interamente da Isabel e me. Il secondo album invece è venuto alla luce grazie all'unione di 4 menti, visto che nel 2022 Alessandro (batteria) e Patrik (basso) sono entrati ufficialmente nella band e hanno contribuito alla stesura dei nuovi brani. Siamo molto soddisfatti di entrambi i nostri dischi, ma ovviamente con "Eden is alive" abbiamo raggiunto una maturità stilistica e compositiva che ha definito la nostra identità. 

Siete entrati in studio con la consapevolezza di conoscere bene come i brani avrebbero dovuto suonare, oppure qualche traccia ha dovuto subire delle correzioni/variazioni? 
Avendo fatto una pre produzione prima delle registrazioni per capire come suonavano i brani, già in quella fase abbiamo apportato le modifiche necessarie ad alcune parti. Quando siamo entrati in studio le nostre idee erano molto chiare, ciò nonostante qualche piccolo cambiamento è stato apportato, grazie anche all'intervento e alla competenza di Giovanni Rosellini degli Undergrind Studios di Perugia.

Capisco, a mente fredda come giudichi i brani che compongono il vostro secondo step discografico? Hai avuto modo di ascoltare tutte le tracce con orecchio critico cercando di prendere le distanze emotivamente parlando?
Cerco sempre di ascoltare i nostri brani con orecchio critico, per quanto possibile, e ritengo che "Eden is alive" rispecchi esattamente ciò che volevamo comunicare. Ascoltando tutte le tracce dopo qualche mese dalle registrazioni, riesco a percepire le emozioni che avevamo dentro, è un album che vuole trasmettere magia e positività, impreziosito da melodie leggiadre e da ritmi serrati ed epici che ricordano le grandi battaglie, come in un libro di racconti fantasy.
  
Melodic power metal dai forti stentori classico, caratterizzato da un buona componente teatrale e da uno splendido feeling, nonchèda suadenti porzioni strumentali, ti ritrovi in questa sorta di disamina dettagliata, oppure aggiungeresti qualcosa?
Direi che la tua descrizione è azzeccata, e riassume le caratteristiche principali del nostro sound, aggiungerei solamente la magia che viene creata fondendo una sezione ritmica potente a melodie epiche incantate.

Devo confessarti che sono rimasto piacevolmente colpito da brani diretti come “Breaking free”, “Valiant gods”, ma credo che  “Sacred Seedâ“ rappresenti il vero apice compositivo dell'intero album, secondo te c'è un brano più di ogni altro che rappresenti al meglio il vostro tipico approccio musicale?
Credo che il brano che rappresenti maggiormente il nostro approccio musicale sia "Foresight", infatti lo abbiamo scelto come singolo e per il videoclip. Ritengo che sia diretto e potente, ma allo stesso tempo ricco di melodia, dettata principalmente dalla linea vocale, quindi un brano completo. Sono d'accordo con te che "Sacred Seed" faccia parte della vetta di "Eden is alive" assieme a "Valiant Gods", ne siamo rimasti colpiti anche noi durante il primo ascolto dell'album dopo le registrazioni.

Parlando a livello concreto, quali sono le aspettative che avete posto sull'uscita del vostro disco? Pensi che la professionalità che avete messo nel presentare in maniera professionale il nuovo trittico di brani, possa servire in qualche modo a farvi emergere dalla calca che si è formata all'nterno della scena musicale tricolore?
Sicuramente l'aspettativa principale che abbiamo posto su "Eden is alive" è quella di inserire gli Eonia Rise il più a fondo possibile nel circuito musicale che ci compete, creando un prodotto che incarna la nostra essenza; dopodichè riuscire ad emergere all'interno della scena tricolore è un obiettivo arduo, visto che ci sono molte band valide. Noi cercheremo sempre di fare del nostro meglio per essere il più personali possibile, creando musica che in primis soddisfi le nostre aspettative sperando di fare breccia nel cuore delle persone che ci ascoltano. 

Molte formazioni dell'ultimo periodo sono fuorviate dal successo ad ogni costo, perdendo di vista quelli che sono i veri valori del suonare in una band, ovvero l'amicizia e le prove in “cantina“, mi sembra che tutto questo in casa Eonia Rise non accada, dico bene?

Dici benissimo, il nostro obiettivo è sempre stato fin dall'inizio, e sempre lo sarà, quello di concretizzare al meglio le nostre idee musicali, per fare ciò sono necessarie prove su prove e un ambiente di lavoro sereno, quindi riteniamo fondamentale che tra i componenti della band ci siano buoni rapporti di amicizia e rispetto reciproco. Al di là di questo, ogni traguardo positivo che riusciremo a raggiungere nei prossimi anni, sarà per noi una soddisfazione e un valore aggiunto. Riallacciandomi alla tua domanda, ho notato anch'io la presenza di molte band formate soprattutto da musicisti di giovane età che si prefissano come obiettivo principale la fama e il successo mettendo in primo piano la promozione del loro prodotto con servizi fotografici, video, tour e trascurando completamente la qualità compositiva della loro musica, ma purtroppo la maggior parte di esse finiscono con l'essere spennate dagli addetti ai lavori senza raggiungere nessun risultato concreto e ciò porterà allo scioglimento della band in breve tempo.

Da buon chitarrista quando ascolti un disco sei sempre imparziale e ti lasci trasportare dall'entusiasmo, oppure come i musicisti con la puzza sotto il naso, sei sempre pronto a criticare il passaggio a vuoto o l'errore di battuta? 
In realtà c'è ben poco da criticare, ascoltando le band moderne ho notato un livello tecnico pazzesco, diciamo che rimango quasi sempre impressionato dalla qualità dell'esecuzione e della produzione dei dischi che ascolto, soprattutto nei generi di metal estremo. Ad ogni modo non mi piace criticare gli altri musicisti, visto che io sono il primo a commettere degli errori quando suono.

Per cui, riesci ancora a rimanere inerme alla mole di materiale ascoltato, di riff, di veemenza sonica, oppure pensi che, nel bene e nel male, tutto questo influenza il tuo modo di comporre la tua musica?
Credo che molto difficile non essere influenzati da ciò che ci piace ascoltare, nonostante questo cerco il più possibile di seguire i miei istinti e di lasciarmi guidare dal cuore durante le composizioni, ma ovviamente l'ispirazione ai pionieri del genere finisce sempre per emergere.

Avendo la possibilità  di guardarti in un'ipotetica palla di cristallo, come ti vedi fra dieci anni? Infighettito con sotto braccio un lp jazz o peggio ancora di Vasco Rossi, oppure sempre e comunque on the road a mordere l'asfalto?
Sono un metallaro da sempre, per cui alla mia età credo che sia troppo tardi per cambiare, ormai la frittata è fatta! Penso che tra dieci anni sarò esattamente quello che sono ora, on the road con una bella giacca di pelle e le corna alzate.

Che idea vi siete fatti della crisi mondiale che ha colpito non solamente il mercato discografico? Pensate sia una cosa preparata a tavolino in modo da soggiogare ed indebolire i meno abbienti?
Purtroppo non è semplice capire quali meccanismi si celano dietro crisi di questo tipo e se effettivamente ci sono delle persone che studiano per crearle di proposito. Per quanto riguarda il mercato discografico credo che sia crollato da quando è stata data la possibilità a tutti di ascoltare e scaricare gli album direttamente dalla rete. Ciò ha portato le aziende del settore, come label, promoter ecc... a concentrare i propri interessi quasi esclusivamente verso band e artisti già affermati, che possono creare ingenti rientri economici, principalmente per quanto riguarda i live, e a trascurare completamente le band emergenti, se non per spillargli quattrini. Ciò ha bloccato parecchio l'evoluzione musicale degli ultimi anni, soprattutto nel nostro genere. 

...e quale il tuo pensiero principale sull'avvento in campo musicale dell'intelligenza artificiale? Credi possa portare dei benefici oppure ridurre quasi a zero la creatività  degli artisti?
Credo che anche in questo caso, siamo di fronte ad un'arma a doppio taglio. Quando venne fuori il cellulare ci si accorse subito indiscutibilmente della comodità che poteva offrire e dei servizi utili che avrebbe potuto fornirci. Oggi vedi eserciti di ragazzini, e non solo, completamente dipendenti da esso. Ritengo che l'intelligenza artificiale possa dare degli aiuti non da poco, anche in ambito musicale, ma temo, e lo sto già vedendo, che si andrà oltre. Intendo dire che molti artisti non la useranno più come semplice aiuto per rifinire le proprie idee (in qualsiasi settore), ma proprio come creatrice, quindi tutto ciò porterà ad una spaventosa diminuizione della creatività in generale.

Ok Andrea, siamo veramente alla fine, concludi l'intervista nel modo che piu' ti aggrada
Innanzitutto Beppe ti ringrazio ancora per questa chiacchierata piacevole, sono molto orgoglioso che tu abbia apprezzato la nostra musica, e spero che anche i prossimi album che sforneremo non ti deluderanno. Detto questo faccio un saluto a tutti i defender e a coloro che continuano a comprare dischi e ad essere presenti ai concerti delle band underground come la nostra, e un in bocca al lupo a tutti i musicisti come noi che cercano di divulgare il proprio messaggio tramite i loro album in tempi così difficili, dove spesso sarebbe più facile mollare tutto piuttosto che andare avanti. Tenete duro! Un caloroso abbraccio a tutti da parte degli Eonia Rise.

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