FORGING STEEL

FIDEI DEFENSOR

Ice on Fire - Nine shades of Evil


In questo mondo di ladri c'è ancora un gruppo si amici che non si arrendono mai. E' una storia fatta di sacrifici, di rinunce e ripensamenti, ma anche di passione, quanta passione si cela dietro i trascorsi artistici dei qui recensiti Ice on Fire, formazione navigata della scena heavy di casa nostra, i quali, dopo due full lenght demo, che erano serviti ai nostri più che altro a tastare il terreno, si ripresentano ufficialmente ai nastri di partenza, e lo fanno con un nuovo album che, carte alla mano, oltre ad avere parecchie frecce al proprio arco, permette alla band di compiere quell'auspicato salto di qualità precedentemente solo paventato.
Gran parte del merito di quanto enunciato poc'anzi va sicuramente ascritto all'egregio lavoro svolto dietro alla consolle dal produttore Fabrizio Romani, già chitarrista di Skylark ed Infinity, elemento questo che per i quattro rappresenta sicuramente più di una semplice garanzia, il quale, naturalmente, è riuscito a plasmare attorno alla band un sound asciutto e compatto, convogliando in un'unica direzione la verve e la sagacia di un manipolo di musicisti che si prodiga egregiamente all'interno di un escursus musicale che cattura alla perfezione la foga e la sagacia di chi, osando senza strafare, è riuscito a dare finalmente a dare pieno sfogo a tutte, ma proprio tutte, le proprie velleità. 
Velleità queste che si potrebbero benissimo riassumere come in un concentrato di puro heavy metal tuonante e roboante come nella migliore delle tradizioni ottantiane, un ennesimo vademecum di integralità stilistica intrisa di richiami alla scuola heavy metal old fashioned che chiama in causa i vari Maiden, Helloween, Saxon e Judas Priest, influenze che convergono continuamente all'interno di queste nove tracce, solide e compatte come il granito, presentate in maniera ancor più autorevole che in passato, grazie anche al lavoro caparbio della sei corde del folletto Fabrizio Treccani il quale si inerpica in memorabili riff spaccaossa che caratterizzano brani d'assoluto impatto metallico come la tellurica “Useless Sacrifice”, l'opening track "Perfect World" autentico mid tempo coriaceo e lineare, l’oscura e penetrante “Nightmare”, o la più articolata “A Dream for my mind”, entrambe giocate su armonizzazioni chitarristiche che non possono non ricordare la vergine di ferro per antonomasia. 
Di tutt’altro retaggio sonico sono invece la Helloween-iana “To live to die”, sicuramente uno degli episodi più riusciti dell’intero disco, la marziale e solenne “Rings of Saturn”, mentre a sorprendere in positivo sono le note della delicata “Breathing again” grazie ad una magistrale interpretazione del singer, ex Scream, Sandro Vitti.
Un platter perfetto o quasi, rivolto ad un pubblico in cui la passione per la sacra fiamma nera del metallo non si è mai spenta. 
Come  si scriveva ai tempi: BUY or DIE
Voto: 4,5/5
Beppe "HM" Diana  

Genere: Heavy Power Metal
Etichetta: Self Production
Anno di pubblicazione: 2025

Line up:
Sandro Vitti - vocals 
Fabrizio Treccani - guitars
Nadir Mutti - bass
Gianfranco Tosi - drums






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