Deva Silence - Moon, Mysery and a country church

 


Ambizione, convinzione ed un tocco di sana follia stanno alla base di questo “Moon, Mysery and a country church” album solista di debutto dell'istrionico Deva Silence all'anagrafe Francesco Bello, musicista apuliano, ma da tempo residente a Forli', con un baglio artistico non del tutto indifferente, il quale, per la sua nuova creatura artistica, nata ricordiamolo in un periodo nero come quello del covid, si è lasciato circondare da uno stuolo di fidati amici/musicisti che, carte alla mano, si sono rivelati molto di più che dei semplici comprimari, per dare forma e sostanza ad una manciata di ottime composizioni che fotografano una band alle prese con un sound di chiara natura doomish che guarda sia alle lande della vecchia Albione tanto quanto al famigerato dark sound di casa nostra.
Prodotto dallo stesso singer pugliese e pubblicato dalla mai doma The Triad Records, quello che ho fra le mani è un platter che cattura a pieno titolo l’essenzialità delle influenze musicali di chiara matrice eighties, che si dividono fra pura ed incommensurabile attitudine aggressiva, ed aperture più melodiche, e li riveste di suoni magmatici e lugubri, amplificando quell’alone di misticismo primordiale, grazie ad un approccio lirico intriso di elementi visionari, che gli conferiscono quel retrogusto esoterico, all’interno di un escursus sonoro che cinge in un unico abbraccio elementi che arrivano dalla scuola di maestri come Witchfinder General, Quartz e Pagan Altar fino ad arrivare alle dissonanze più marcatamente dark di Death SS, The Black e Paul Chain's Violet Theater.
Il risultato è una sapiente amalgama che verte attorno ad un approccio classico di heavy metal viscerale, che si permea attorno a composizioni stentoree e potenti, edificati su intriganti architetture ricche di sfumature armoniche, sottolineate dall'ugola salmodiale ed espressiva dell'istrionico singer, dotato di una camaleontica teatralità che si adatta perfettamente alle varie atmosfere che si vengono a creare attorno ad episodi come l'enigmatica “ Dream Wolf”, la cadenzata “Black Star”, entrambe pervase da scansioni sabbatiche, l'epica e solenne “Hide Dark”, o il mid tempo “Dirty Love”, forse l'episodio più riuscito del lotto.
Un sound scarso e snello che punta gran parte del suo giocoforza all'essenzialità di una proposta sonora che affascina l'ascoltatore accarezzandogli l'anima, zero innovazioni, tutta sostanza, prendere o lasciare..
Voto: 80/100
Beppe “HM” Diana


Anno di Pubblicazione: 2024
Genere: doom metal
Etichetta: The Triad Records


Line up:
Deva Silence – bass, guitar, vocals
Alex Nespoli - guitar
Massimiliano Martellotta – drums


Contatti: The Triad Records
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