Inossidabili Rod Sacred. Storica formazione della scena sarda, fra i pochi ad arrivare al full lenght di debutto a fine anni ottanta, la compagine capeggiata dell'indomabile bass player Franco Onnis, da sempre al timone del veliero cagliaritano in questione, torna a farsi a qualche anno di distanza dall'interlocutorio “Submission” album che, ricordiamolo, raccoglieva composizioni vecchie e nuove, e lo fa in modo perentorio con un nuovo step discografico che raccoglie l'eredità del primo vagito discografico dei nostri, amplificandone, dove possibile, la portata.
Si, anche perchè, a ben vedere, i legami con il recente passato dei nostri non si fermano alla sola presenza dell'egregio alter ego Tony Deriu, davvero ottima la sua interpretazione vocale, ma vengono fomentate da una componente musicale che, per fortuna, trae ancora una volta fortemente ispirazione da quell'heavy metal d'annata, e d'impostazione classica, che aveva scandito gli esordi del quartetto nostrano.
Si, nonostante le difficoltà oggettive, nelle otto tracce che conducono ad “Another Day”, i quattro sono riusciti a mettere in risalto una buona versatilità artistica, qualità non di poco conto, riuscendo ad incastonare un vero e proprio mosaico sonoro fatto di sensazioni ed umori che si incastonano in maniera perfetta, per dare vita ad una componente musicale intrigante, che verte attorno ad alterazioni sensoriali assolutamente degne di menzione.
Certo, risultare personali senza cadere nei soliti e scontati clichè, in un genere abusato, è alquanto improbo, ma nonostante tutto, i Rod Sacred hanno dato ampiamente dimostrazione di avere parecchie frecce al proprio arco, lirismo e tecnica, ecco i due vettori inscindibili che caratterizzano l’escursus artistico dell’entourage tricolore in questione, che si immola sull’altare del metallo più nobile ed aristocratico per antonomasia, per dare forma e sostanza ad ottime composizioni come l’intensa “No regress”, l’intrigante title track “Another Day”, il piccolo gioiello strumentale “The day after”, con la sei corde del nuovo maestro d'ascia Man Pes sugli scudi, fino ad arrivare a quella “The Ring is Broken” sicuramente l’apice qualitativo dell'intero album.
Determinazione e passione, ecco quali sono le qualità che risaltano maggiormente da questo come back sulle scene, otto brani suonati con gusto e proposti con quel pizzico di “umiltà” che caratterizzano il nuovo corso di una band rinata!!!
Beppe "HM" Diana
Genere: Heavy Metal
Etichetta: Metal Zone Records
Anno di pubblicazione: 2023
Line up:
Antonio "Tony" Deriu - vocals
Franco Onnis - bass
Manu Pes - guitars
Mattia Mulas - drums
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