Rogue Deal - Escape From Justice


 Obsoleto e ripetitivo, no coerente, pure troppo. Mai come negli ultimi anni ci si sta interrogando su quale sia la reale essenza del classic metal odierno, divisi fra chi ne sostiene la graduale morte celebrale e chi, sottoscritto compreso, continua a credere nella buona fede di molteplici giovani formazioni come i qui recensiti Rogue Deal.
E la compagine scaligera, nel suo piccolo, si tuffa nuovamente anima e corpo in un intenso, quanto esaustivo, trip sonoro, che sembra addirittura uscire dai meandri brumosi di un qualsiasi disco della famigerata New Wave Of British Heavy Metal, tanto da incarnare alla perfezione sia i suoni, che le atmosfere cariche di pathos e trasporto emozionale, e dopo il promo omonimo di qualche tempo addietro, riesce a strappare un deal con la Andromeda Relix che si occupa della distribuzione del full lenght album “Escape from Justice”.
Un disco imperniato attorno ad una componente musicale quasi istintiva e primigenia, figlia putativa di un heavy metal classico nell’accezione propria della parola stessa che, comunque, non disdegna delle puntate in ambientazioni più melodiche, e quelle dilatazioni denim & leather, che evidenziano, più di quanto non possa sembrare a parole, la la sagacia e la parsimonia di una band che non lascia niente al caso, dando prova d’avere parecchie frecce al proprio arco con le quali cerca di risultare credibile agli “occhi” degli afecionados di certe sonorità vintage.
E ad ascoltare attentamente dietro ai solchi di queste otto piccole gemme di dissonanze arcaiche, si può essere facilmente trasportati dall’impeto con il quale gli Amulet riescono a dare pieno sfoggio ad una caparbietà stilistica fatta sicuramente di notti insonni sopra i dischi polverosi di artisti oramai, a torto, considerati minori come Holocaust, Gaskin, Spartan Warrior, Chariot o gli stessi Dealer del disco d’esordio anche perchè brani come la cadenzata “Condamned to power” che richiama i Quartz più metallici di “Stand up and fight”, la rutilante “Lighting Force” con le sue ripartenze magmatiche, o l’enigmatia”Streetfighter“, sono solo alcuni degli episodi più riusciti dell’intero album.
Detto che la produzione scarna e minimale, risalta la componente live della band, e che la grafica, nella sua essenza, infonde ancor più magia a tutto il lavoro, non ci rimane che ribadire ancora una la legittimità di una band davvero pronta per il grande pubblico, perchè se tanto mi da tanto….ci siamo capiti, vero??
Beppe “HM” Diana


Genere: Heavy Metal
Anno di pubblicazione: 2023
Etichetta: Andromeda Relix

Line up:
Michele Turco - vocals
Matteo Finato - guitars
Gianluca Padovani - guitars
Francesco Galbieri - bass
Nicola Danese - drums

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