X-Hero - Italian Metal Heroes

 


E se non è passione per la musica questa, ditemi voi cos'è... Venti lunghissimi anni, tenti ne sono passati dall'ultima intervista del sottoscritto con il mai domo Mirco The Fox Galliazzo un lasso di tempo immenso che mi ha fatto capire che, oltre a godere di uno stato di salute tutto sommato buono, la passione e la dedizione che abbiamo mostrato entrambi per un certo tipo di musica, brucia e continuera in maniera imperterrita ad ardere nei nostri animi per sempre, ed il venire a sapere che, nonostante le difficoltà oggettive, i suoi X-Hero sono tornati a farsi sentire dopo mesi e mesi di stand-by prolungato, ha fatto scattare la molla per questa nostra lunga chiacchierata telematica.

Ciao Mirco e grazie di cuore per il tempo che ci stai volendo dedicare, dunque, dall'ultima nostra chiacchierata telematica per parlare della tua band sono passati più o meno venti anni, questo mi fa capire che, a parte qualche acciacco, oltre a godere di una buona salute, la tua/mia passione per l'heavy rock è rimasta più o meno inalterata, dico bene?

Ciao Beppe grazie per l'opportunità, è sempre un piacere fare una bella chiacchierata con te! Senza la passione e una certa dose di testardaggine, coraggio e trasgressione non avrei mai potuto sostenere quarant'anni ininterrotti di attività artistica e resistere fino ad'ora! Inoltre ho la fortuna che il fisico e l'entusiasmo reggono ancora alla grande!

Perfetto, come e quando è nata l'idea di riunire ancora una volta gli Axe Hero? A parte la celebrazione del quarantennale del vostro primo demo, cosa vi ha spinto nuovamente ad imbracciare i vostri strumenti ancora una volta sotto la stessa bandiera? 

Amore ed amicizia in primis e poi una innata attitudine! Dalla fondazione della banda avvenuta nel 1981 e dopo il passaggio al nuovo monicker X-HERO nel 1987, ci siamo ritrovati come Axe Hero una sola volta nel 2006 con 4/5 della formazione originale, per presenziare unicamente alla terza edizione del Festival "80's Italian Metal Legion" che si è tenuto all'interno del castello di Grancona. Stavolta si fa sul serio, abbiamo deciso di mettere in discussione la razionalità e fare un balzo verso l'ignoto per trovarne il senso!

A parte tuo fratello, in che maniera hai ricontattato i altri ragazzi della band? Hanno accettato tutti con entusiasmo oppure qualcuno di loro ha mostrato una certa “reticenza”?

L'entusiasmo per l'idea di riportare l'Eroe dell'ascia in vita e riprendere a suonare l'Heavy Metal è stato immediato. Mi piace pensare che l'energia, la giusta cattiveria e determinazione siano necessaria per affrontare questo momento storico della vita quotidiana, buio e inquieto, pregiudizi, guerre, menzogne e prevaricazione, Booom!!! è necessario un messaggio di ribellione!! Con mio fratello David Johansen e Paul Blondie abbiamo deciso di congelare momentaneamente gli X-HERO che come ben sai, lo ascolti anche sul primo e fortunato album del  1987, il sound è spiccatamente hard rock, raffinato e melodico. Dave Moby, di ritorno da esperienze pop rock, ha affilato la sua Gibson riprendendo in mano alcune delle nostre più acclamate composizioni per renderle più fluide e contemporanee. Insieme le abbiamo rese più dirette e immediate, tagliando delle parti prolisse che all'epoca andavano bene ma che ora nel 2023 vanno misurate!

Si, infatti, nonostante la formazione sia più volte cambiata, avete continuato a pubblicare materiale inedito anche se solo in formato digitale o quasi... 

Con X-Hero abbiamo continuato a pubblicare materiale, ma la band ha avuto, negli anni, molti cambi di line-up, molte registrazioni in studio non sono mai state terminate, qualcosa è stato salvato ed è stato pubblicato vedi "Damnation’s Underground" e "All Universe". Abbiamo però suonato molto dal vivo nei primi anni 2000 abbiamo anche varcato i confini nazionali per alcuni tour in Slovenija e Croatia.

Parlaci del nuovo ep che avete registrato e che contiene appunto tre nuove versioni di altrettanti brani apparsi sul vostro primo vagito in demo tape (se escludiamo il disco fantasma/bootleg uscito in Yugoslavia nei primi anni 80), verrà realizzato in forma digitale come in passato oppure godrà della doppia release vinile/cd?

SI come detto precedentemente abbiamo registrato alcuni vecchi cavalli di battaglia, "Lovin Japan", "Country side" e "I'll Fly" pubblicati originariamente nella prima demo tape ufficiale, in un piccolo/grande studio di registrazione in provincia di Verona, un ambiente confortevole e un tecnico altamente qualificato. Gian Dian, chitarrista, arrangiatore e produttore è riuscito a mettere ognuno di noi a proprio agio consentendoci di esprimerci al meglio! Con Heart Of Steel Records pubblicheremo un CD a tiratura limitata e probabilmente anche la versione per il mercato mondiale digitale! Non escludo una versione limitatissima su vinile! Il titolo provvisorio è "Axe and Iron Blade"

La nuova versione di “Love in Japan” che avete messo a disposizione on line comunque rende bene l'idea della grinta e della sagacia che avete messo in gioco, un suono old style riproposto con un approccio moderatamente “moderno”...

L'energia del brano è notevole, già all'epoca esaltava i metallers! In questa registrazione abbiamo cercato di ricreare quel mood old style che comunque, per chi ha vissuto quegli anni 80, è intrinseco in ognuno di noi. La tecnologia di registrazione oggi per un musicista con esperienza è una risorsa straordinaria e corroborante come acqua fresca! Ti consente di ottenere suoni immediati, si abbattono le tempistiche, le ansie e i nervosismi e si raggiungono risultati istantanei. 

Da band, come state vivendo questa nuova chance dopo tutto questo tempo? Ve la state godendo appieno più che in passato, dico bene?

Siamo adulti e consapevoli che la nostra musica ha un fine che è quello del divertimento, dal vivo si ride, si scherza, come mai prima! In questo ultimo scorcio d'estate abbiamo inserito nella band un secondo guitar man, Dave Ian Valle, già X-Hero (lo senti sul 45 giri "Damnations Underground") e membro fondatore dei Black Reflex, che è una persona speciale, ottimo riffatore (che macina riff), sempre propositivo e con uno humor che può stendere dal ridere pure uno zombie!

Cosa puoi raccontarci della vostra partecipazione alla prima edizione dell'Italian Metal Heroes Festival legata all'omonima fanzine/etichetta che si è tenuto a in provincia di Udine? Che genere di sensazione/emozione avete provato prima e dopo la performance della band?

Abbiamo suonato al "Heavy Metal Heroes Festival" in Friuli, a Tarcento, ed è stato magnifico! Abbiamo incontrato molti vecchi amici e acquisito nuovi fan! L'Aua Records ha inoltre venduto tutte le copie dell'EP in vinile che aveva stampato! Anche le T-shirt e gli slipmats per giradischi sono andati esauriti. Una bella soddisfazione! L'organizzazione certosina di Gianluca Sinicco coadiuvato da Denis Baselli è stata perfetta!

Cosa hai riprovato a riabbracciare vecchi colleghi/amici come Ennio Nicolini, Fausto Tinello ed il “vecchio leone” Gianni della Cioppa?

Siamo legati da una fratellanza vera e sincera, tutti siamo dei "reduci", abbiamo vissuto esperienze similari e contribuito a creare una scena musicale che oggi ci viene invidiata anche all'estero! L'abbraccio con tutti loro è sempre un emozione, ridere e scherzare con Stefano e gli Spitfire, ricordare il passato, anche quello doloroso, con Pino Mechi degli Steel Crown, con i ragazzi dei Pat Heaven!

Cosa ne pensi di una manifestazione di questa portata? A parte l'effetto nostalgico che sicuramente riescono a suscitare, nel 2023 pensi realmente che una kermesse come questa abbia senso/significato?

Una manifestazione dedicata alla scena metal rock italiana è senza dubbio un evento che riporta in auge molte band e rilancia anche dal punto di vista sociologico un movimento che richiama la subcultura specifica che ancora oggi  si perpetua e resiste in Italia e nel mondo. Io organizzo dal 2019 anche il VenetoRock Festival e oltre a band moderne dell'underground propongo anche le vecchie glorie! 

Si, tu stesso in tempi non sospetti sei stato il primo a riportare un certo interesse verso le band di casa nostra legate a doppia mandata alla decade d'oro grazie al portale storico Strillo Strano, ed al festival di metal band al quale il successo del sito fece seguito, ti senti un po il padrino/padre putativo di tutto questo nuovo movimento/interesse per le formazioni tricolori del passato?

Ho contribuito certamente non solo come artista e produttore ma anche tenendo unita la scena, movimentando sul finire degli anni 90 con le mie enciclopedie on line (StrilloStrano e RockItaly) pubblicai le schede delle band con la discografia, la demografia, rivitalizzando, togliendole dall'oblio, anche quelle band che sono state delle meteore! Per oltre un anno ho scansionato la mia vasta collezione, riviste e fanzine, le copertina dei vinili e delle demo tape, le fotografie che all'estero nessuna aveva mai visto! E' stato un grande lavoro di catalogazione che ha dato il via a molte altre belle e fortunate  iniziative. Il festival "80's Italian Metal Legend" è stata una bella sfida! La prima edizione del 2004 in collaborazione con Gianni Della Cioppa, anche lui sempre in prima linea per supportare il metal nazionale, ha attirato incredibilmente fan dalla Germania, Grecia e pure dal Messico! Successivamente altre quattro edizioni  fino al 2007 che hanno visto on stage gente come Skanners, Dark Quarter, Gunfire, The Black, Adramelch, Synthesis, Spitfire (Riformati per l'occasione), Feline Melinda ma anche Rain, Dark Ages, Xipe (Riformati per l'occasione), Dagh, Epitaph, Loadstar, Swords, Exile (Riformati per l'occasione), Wild Roses (Riformati per l'occasione), Old Flame, Wyxmer, Marshall. Poi i tempi sono cambiati e io per ragioni anche professionali ho sospeso l'organizzazione, attendendo occasioni migliori.

Benissimo, anche perchè è proprio grazie all'appoggio del vostro amico Gianluca Sinnico che siete riusciti a pubblicare il vostro secondo demo del lontano 1984 “It's Rock (Against All)” in edizione vinilica, dico bene?

Certo, con Gianluca stiamo collaborando attivamente per realizzare altri progetti artistici e produzioni! Il catalogo della mia DeFox Records è molto vasto e prevediamo di lanciare delle nuove linee editoriali!

Visto che siamo nel discorso, cosa pensi realmente del ritorno in auge del vinile e del fatto che le vendite hanno nuovamente surclassato quelle del cd? Stiamo veramente assistendo alla celeberrima vendetta del disco nero, o cosa?

Oggi il vinile non ha surclassato le vendite del Cd, la news è una mossa commerciale, marketing! In ogni caso c'è stato un buon incremento di produzioni fisiche, ad appannaggio degli appassionati e collezionisti che nel mondo sono ancora tantissimi!

Artisti No Limits, Rare Vinyl Center, Heart of Steel Records potresti parlarci in maniera più approfondita delle attività che ti vedono come nume tutelare? Sei riuscito a fare della tua passione una professione oppure devi portare avanti un'attività per sbarcare il lunario come noi comuni mortali?

Io sono sempre stato attento alle tecnologie, all'evoluzione culturale, alla comunicazione non a caso con L'associazione Artisti No Limits, della quale ne sono il presidente, ho creato tutta una serie di team che sviluppano idee e format in ogni settore, musica, arte, sport, comunicazione, tecnologia e innovazione! Vivo da anni in un parco naturale oltre i 1600 mt di altitudine tra i camosci e le marmotte per "Vivere" bene e in sintonia con il mondo, con la natura! Direi che ho raggiunto un perfetto equilibrio tra professione, arte, espressione e benessere, un traguardo che molti mi invidiano!

Dopo anni ed anni a macinare km e migliaia di ore di ascolti, riesci ancora ad emozionarti ascoltando un disco? Quali sono le prerogative che cerchi in una band da promozionare?

Oggi ascolto tantissima musica, a briglia sciolta senza alcun pregiudizio, sono un ricercatore, su piattaforme come Spotify ho creato oltre 600 playlist (il format Playlist Radio Network) con brani e artisti che mi hanno affascinato, stimolato, perlopiù band nuove, di vario genere! I prodotti che immetto sul mercato contengono sempre qualcosa che mi ha ammaliato positivamente!

Come ed in che maniera è cambiato il modo di relazionarti con la parola “successo” in tutto questo tempo?

Ognuno di noi ha la propria percezione della parola "successo". Devo dire che non ho mai cercato il successo effimero, quello economico, sono sempre stato concreto, anche visionario e per questo le mie soddisfazioni derivano dalle emozioni, quelle pure, gratificanti.

Maneskin oppure Greta Van Fleet? Perchè molta gente secondo te sente il reale bisogno di schierarsi da una parte o dall'altra cercando di fomentare faziosità che non portano veramente a nulla di realmente concreto?

Il perchè è sociologico, purtroppo la nostra società è stata costruita con l'intento di creare sovrapposizioni e competizione! Una società disunita, disgregata culturalmente è più controllabile, per qualcuno, motivo di giogo e dominio. Poi i gusti musicali dipendono dal grado di interesse, esperienza e relazione culturale. A mio avviso entrambe le band sono un perfetto connubio di capacità artistica, business e marketing!

Ok Mirko, siamo veramente alla fine, prima di  lasciarti campo libero per i saluti finali, puoi ricordare ai nostri lettori quali saranno le prossime mosse degli Axe Hero e X-Hero?

Realizzare sempre musica nuova, registrare e produrre materiale da pubblicare nel music system per accontentare i cultori, gli appassionati, i nostri seguaci e ammiratori e raggiungere con la nostra musica l'eternità!

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