FORGING STEEL

FIDEI DEFENSOR

Vigilhunter - Vigilhunter


Che disco ragazzi!!! Debutto sulla lunga distanza per i Vigilhunter, formazione che presenta nella propria line up musicisti dell'area torinese legati da una solida amicizia ed un trascorso artistico speso fra le fila di band tutt'altro che di secondo piano come Endovein, Acidity e Walpurgis Night, i quali, contrariamente a quanto si possa pensare, fra i meandri di questo debutto auto intitolato, si rendono artefici di un elegante US metal dalle reminiscenze squisitamente heavy/progressive di fondo, ottimamente strutturato sia per quel che concerne il versante compositivo, che quello legato alle ambientazioni liriche, con il quale i nostri dimostrano di portare ben insito nel proprio DNA artistico, alcune caratteristiche legate ad una certa concezione ‘80ies. 
Non a caso quello che piace di più di quest’opera prima, è proprio la maturità con la quel i brani vengono sviscerati, nonché la naturalezza di strutture musicali si articolate ma dannatamente efficaci, accorgimenti questi che avvicinano molto sensibilmente la giovane compagine oggetto oggi delle nostre attenzioni, a band storiche come Queensryche, Crimson Glory e Fates Warning, formazioni dalle quali sembrano veramente ereditare ben più di un semplice testimone artistico.
Nove composizioni arricchite da un'ottima produzione che incrementa le quotazioni di autentici metal anthem del calibro dell'opener “Disconnected”, esaltante up tempo lineare e coriaceo, un ipotetico cavallo di battaglia che dal vivo promette sicuramente sfracelli, la solida e quadrata “Curse of the street” infarcita da chitarre armonizzate e scansioni ritmiche perfette, accarezzata da un ottimo incipit, l’enfatica “Sacrifice for love” sicuramente l’episodio più catchy del lotto, caratterizzato da un refrain da incorniciare, o la stessa “So cold...it burns” oscura e penetrante come il migliore US Metal sa essere.
Heavy Metal tradizionale nell’eccezione propria del termine, i Vigilhunter sembrano veramente destinati a grandi palcoscenici, d'altronde a Torino erano anni che non usciva un prodotto discografico del genere, dai tempi del secondo vagito targato Broken Glazz, nella speranza che questo disco possa rappresentare un punto di partenza più che di arrivo, consiglio caldamente l'ascolto di questo piccolo gioiello, dategli un'occasione e vi saprà stupire.
Chapeau!!!!

Beppe “HM” Diana

Voto: 5/5

Anno di pubblicazione : 2025
Genere: US Metal
Erichetta: High Roller

Line up:
Alexx Panza - vocals, guitars
Mattia Itala - guitars
Mirko Negrino - bass
Marcello "Cell" Leocani - drums 

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