Il leone e' tornato a ruggire!!! lontani dalle scene da qualche anno, l'ultimo disco in studio "Dark Hours" risale oramai al 2009, i Lions Share dall'enigmatico chitarrista/produttore Lars Chriss, hanno nuovamente dato segni di vita, pubblicando tramite il proprio canale ufficiale di youtube, ben due nuove composizioni con le quali sono riusciti a dimostrare, non solo di avere ancora molto da dire in campo prettamente classico ed affini, ma soprattutto che sotto la cenere ha bruciato sempre il fuoco di un'innata passione, quella stessa che li portati, in passato, a consolidare un ruolo di spicco nella scena power metal del vecchio continente.
Intervista raccolta da: Beppe Diana
Ciao Lars e benvenuto sulle pagine di Forgin Steel, partiamo subito con la prima domanda: il vostro ultimo album in studio "Dark Hours" è stato pubblicato otto anni fa, cosa è successo all'interno della band in tutto questo tempo? È vero che in questi anni hai lavorato come produttore sui dischi di altri artisti di fama internazionale?
Ciao Beppe e grazie a te. Il nostro piano era ed è sempre stato quello di pubblicare un altro album dei Lion's Share.
Io e Nils Patrik Johansson abbiamo lavorato insieme quando il tempo ce lo ha permesso, portando a termine un certo numero di composizioni che abbiamo registrato in vista di un ipotetico come back ufficiale.
Per rispondere alla seconda parte della tua domanda, ho iniziato a produrre e a mixare album per altri artisti alla fine del 2011 inizio del 2012. Un album alla volta e poi un altro ancora, in questo modo il tempo è volato e, come potrai capire bene, ero troppo impegnato per concentrarmi su Lion's Share a tempo pieno.
Ultimamente ho avuto il piacere di lavorare con molti musicisti e cantanti di spessore come Mark Boals, Jeff Paris, Steve Overland, Chris Ousey, Mark Stanway, Adam Wakeman, il grande Tony Franklin e molti altri, non posso davvero lamentarmi.
Su alcuni album sono stato coinvolto in prima persona, anche per quel che concerne la stesura dei brani e delle parti di chitarra, come negli album di NIVA "Atmospherical", dei Seven "7" e "Shattered" e il nuovo disco degli Impera di Johan Kihlberg "Age Of Discovery".
Impegni questi che mi hanno portato via molto tempo, anche perchè ogni lavoro ha richiesto gran parte delle mie energie, anche se è stato molto divertente, e stimolante, poter suonare e scrivere brani che erano molto diversi dallo stile e da quello che normalmente faccio con i Lion's Share.
Capisco, ma non ti è mancato mai niente in tutto questo tempo? Nemmeno suonare dal vivo con la tua band o l'affetto dei vostri sostenitori?
Se devo essere onesto, sono sempre stato più di un topo da studio che un leone da palcoscenico.
Per carità, trovo fantastico suonare dal vivo davanti ad una marea di persone. Diciamo che sono per le date singole, e non per i tour veri e propri soprattutto per le conseguenze a cui questi portano, ovvero allontanarti dai tuoi affetti più cari.
E poi le prove, il viaggio, l'attesa di quell'ora di scena.... Invece penso che il tempo che trascorro in studio crea qualcosa che durerà per sempre, capisci?
Si, certo, ed è proprio per questo che ti chiedo quando e come è nata in te l'insana idea di riportare alla luce le sorti della band?
In tutti questi mesi non hai mai pensato che non ci sarebbe mai stato un vostro nuovo parto discografico?
No, sono convinto che i tempi adesso siano più maturi per pubblicare un nuovo album.
È solo che negli ultimi anni sono stato letteralmente rapito da altro. Come si dice “The older you get, the faster time goes by” Haha.
Sulla vostra personale pagina di Facebook ho letto che avete scritto più di venti brani per il nuovo disco, cosa puoi dirci a riguardo?
Il processo è stato più fluido che in passato?
Dopo la pubblicazione di "Dark Hours" abbiamo continuato a scrivere e a raccogliere idee per un ipotetico settimo album.
Avevamo dieci canzoni che si adattavano bene per un degno seguito, avremmo potuto pubblicare il disco probabilmente entro la fine del il 2012 inizi del 2013, ma non abbiamo avuto il tempo per rifinire tutto il lavoro. Per cui ho continuato a scrivere e salvare i riff e le idee che mi frullavano in testa quando pensavo ai Lion's Share. che mi frullavano in testa quando pensavo ai Lion's Share.
Quando, all'inizio dell'anno, dovevamo programmare le sessioni di scrittura, assieme a Patrik abbiamo capito che avevamo altre dieci idee fantastiche.
Queste idee sono finite in una cartella del desktop del mio pc come le prime dieci, per cui ci siamo ripromessi di mettere tutto nero su bianco appena avremmo avuto un po 'di tempo libero", e così è stato.
Anche se le due canzoni che ho sentito sono molto guitar oriented, il suono, nel complesso, mi sembra molto più melodico e bilanciato che in passato, più vicino alle vostre prime pubblicazioni, pensi che il tuo stile personale si sia sviluppato in questa direzione negli ultimi anni?
La mia influenza principale sono sempre stati i Black Sabbath sia dell'era Dio che quelli con Tony Martin, senza dimenticarsi dei Judas Priest.
Penso che tu possa sentire queste influenze su tutti gli album dei Lion's Share.
C'è stato un periodo in cui stavamo sperimentando alcune innovazioni progressive, ma il mio cuore è sempre stato rapito da quel tipo di sonorità e dallo stile al quale si avvicinano le due canzoni che abbiamo pubblicato quest'anno su youtube.
Ovviamente essere in una band, significa anche scendere a compromessi con gli altri membri, ma ora che abbiamo deciso di mantenere la band come duo, è sicuramente più facile ottenere le cose esattamente come le vogliamo.
Non a caso “The Lions Trail” mostra parecchie influenze a la R.J. Dio dell'epoca ““Egypt the chanis are on”, e non solo per la grande prestazione di Patrik, dico bene?
Penso che il riff principale sia più influenzato da "The Sign Of The Southern Cross", anche se "The Last In Line" è uno dei miei album preferiti di DIO, quindi sono sicuro che queste influenze sono nel mio DNA oramai da sempre.
Il "tema dell'Egitto" è certamente il classico trait d'union come lo è anche "Stargazer" dei Rainbow.
Invece "Another desire" è un brano nello stile classico della band, dominato da un grande lavoro di chitarra e da stupende melodie ...
Grazie! Ecco di cosa stiamo tutti parlando. Grandi riff di chitarra e una grande melodia sempre e comunque in cima a tutto.
È vero che, per registrare le canzoni, avete avuto la preziosa collaborazione di Kay Backlund alle tastiere e di Andy Loos al basso precedentemente membri ufficiale della band? Mi puoi dire se saranno della partita anche in futuro?
Sia Kay che Andy sono dei magnifici musicisti. Anche dopo aver lavorato con tutti i "grandi nomi" che ti ho elencato all'inizio, ho messo loro due in cima alla mia lista.
È anche molto naturale e facile lavorare con persone che hai frequentato per così tanto tempo.
Loro conoscono il mio gusto ed il mio timbro musicale, ma soprattutto conoscono quello che io voglio da un brano della band.
Il problema di questa line up è che tutti noi viviamo in posti molto distanti, fattore che non è una cosa positiva quando si tratta di provare o registrare.
Anche per me e Patrik non è facile trovarsi e scrivere. Ovviamente la cosa sarebbe peggiore se non avessimo avuto la tecnologia digitale al nostro fianco e i nostri piccoli studi personali in cui possiamo registrare le nostre idee comuni.
Perfetto, volevo appunto chiederti se, visto le sue partecipazioni ufficiali con Astral Doors e Civil War, i Lion's Share per Patrik rappresentano o meno una priorità principale, che cosa ci puoi dire a riguardo?
Oh assolutamente! È convinto al 100% delle potenzialità dei Lion's Share, anche perchè l'unica band ufficiale a cui tiene veramente sono gli Astral Doors, che sono più che altro una band di vecchi amici della sua città natale.
Qual'è l'obiettivo finale dei Lion's Share di oggi? Sei in contatto con un manager serio interessato al futuro della band?
Ci sono molti interessi ed offerte da molte etichette e da parecchi festival, ma adesso rispettiamo il nostro piano, ovvero quello di rilasciare un nuovo lyrics-video ogni 2-3 mesi.
Prima o poi ci sarà un nuovo album e poi si vedrà il da farsi.
Il mercato musicale vero e proprio è ancora in pieno subbuglio dopo la rilevanza che ha assunto la tecnologia digitale negli ultimi tempi. Vorrei poter vedere in che direzione va, prima di prendere una decisione vera e propria.
Per ora, i nostri fan devono essere felici di avere una nuova canzone gratuitamente ogni 2-3 mesi, tutto qui.
In passato avete avuto l'occasione di firmare dei prestigiosi deal con importanti case discografiche come AFM, Massacre o Century Media, cosa è andato “storto” ogni volta?
È così difficile collaborare con la band?
Non direi che le cose siano andate male. Sono passati diversi anni tra i deal con quelle etichette. Dopo tutto abbiamo pubblicato il nostro primo album nel 1995.
Siamo proprietari dei nostri master e desideriamo mantenere il controllo del nostro lavoro e del nostro patrimonio compositivo.
Autorizziamo i diritti alle etichette per un paio di anni, e poi ritornano nelle nostre mani.
Forse, in un prossimo futuro, le etichette scompariranno, e le band distribuiranno direttamente i dischi ai loro fan.
Quando ciò accadrà, sarà molto importante per gli artisti essere in possesso dei loro master per poterli ripubblicare.
Domanda al Lars produttore, quando i giovani gruppi entrano nel tuo studio per registrare il loro materiale, che cosa chiedono?
Ovviamente sono ansiosi di avere la mia opinione sulla loro musica vista la mia esperienza nel business musicale.
Se lavoro con una band su un album completo, di solito aiuto loro a cercare un deal soddisfacente e faccio di tutto per essere d'aiuto in qualsiasi modo.
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