Skyeye - Soldiers of light

 


Come back discografico anche per gli sloveni Skeye, formazione con base operativa nella capitale Lubjana, i quali che tornano a farsi sentire a ben tre anni dal precedente vagito discografico “Digital God”, album di debutto autoprodotto che ha riscosso ottimi consensi, soprattutto a livello puramente undeground, e che ha garantito ai nostri il passaggio alla prestigiosa Reaper Enetrainement, la stessa dei teutonici Majesty, distribuita dalla major Universal.
Ed in definitiva “Soldiers of light”, questo il titolo del secondo vagito discografico dei nostri, mette definitivamente in luce l’evoluzione compositiva, se di evoluzione si può ancora parlare, di una formazione che ha trovato la giusta quadratura, sempre alle prese con un heavy metal di scuola tipicamente '80ies dalla forte impronta classica, attorno al quale si fondono sia l’anima più tradizionale, che quella più prettamente power metal, per un risultato sempre e comunque ad alta gradazione metallica.
Un lavoro che si contraddistingue ancora una volta grazie ad una cura per i particolari che ha veramente del maniacale, ottimi arrangiamenti, partiture strumentali impeccabili, ed una produzione superlativa che bilancia ogni singolo strumento, all'interno di un wall of sound solido e compatto che impreziosisce un disco perfetto, o quasi, in ogni sua componente.
Naturalmente il vero fulcro su cui ruota l’intera riuscita di questo disco, è sicuramente l’ottima interpretazione del vocalist Jan Leščanec, dall'impronta molto Dickinson-iana, anche perché è proprio la sua verve canora che rende accattivanti ognuno di questi dieci episodi, dall'heavy/power di “Detonate” alla suadente title track “Soldiers of light”, al mid tempo di “Brothers of the sun ” costruito su suadenti contrappunti metallici, fino alle locuzioni atmosferiche di “Chernobyl ” in un crescendo che ci accompagna per circa  quindici minuti di durata, alla quale, naturalmente, tocca chiudere le danze.
Certo, gli accostamenti repentini con la celebre vergine di ferro sono pur sempre evidenti sin dalle prime battute, anche se è bene evidenziarlo, i cinque sloveni fanno di tutto per scrollarsi di dosso i facili paragoni, i margini di miglioramento sono sempre ampi, lo smalto, così come la malizia compositiva, arriveranno con il tempo, anche perché, la giovane età di ognuno dei componenti della band, non fa altro che farci sperare per un degno proseguimento di carriera…
Beppe “HM” Diana

Anno di pubblicazione: 2021
Genere: Heavy Metakl
Etichetta:  Reaper Enetrainement

Line up:
Jan Leščanec - vocals
Grega Stalowsky - guitars
Mare Kavčnik - guitars
Primož Lovšin - bass
Jurij Nograšek - drums

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