Burning Shadows – Gather, Darkness


 Escalation compositiva, ecco come potremmo descrivere quello che si cela dietro a “Gather, Darkness” nuova fatica discografica per gli americani Burning Shadows che, per il proprio come back sulle scene, hanno deciso di fare veramente le cose in grande stile, portando a compimento quello che, a tutti gli effetti, potrebbe essere considerato uno dei migliori album, almeno a livello puramente underground, di puro metallo colante.
Infatti, messe da parte le insicurezze fatte registrare dal quartetto in occasione delle precedenti release ufficiali, la compagine del Meryland, in questa nuova occasione, si rende artefice di un concentrato di heavy metal dal taglio tipicamente tradizionale, e dalla forte impronta epica di fondo, che trae ispirazione sia dal versante più incontaminato ed iconoclasta degli '80ies, quello legato a doppia mandata alla scuola inglese per eccellenza, che da reminiscenze folkish, per quel che concerne il gusto di certe armonizzazioni ed aperture melodiche.
Ne scaturisce un estenuante tour de force musicale diviso in quattro movimenti, che danno a loro volta luogo ad un concept album attorno al quale sembra ruotare l'intero album, con un ipotetico futuro post apocalittico come sfondo, sottolineato alla perfezione dallo splendido lavoro d'artwork del celebre illustratore JP Fournier che, se vogliamo, ne accentua ancor di più i caratteri distintivi!!
Ed in un disco di siffatte proporzioni, tutto o quasi, sembra girare attorno all'estro del chitarrista Tim Regan, qui nelle duplici veci di produttore, che riesce a dettare il tempo al resto di una band che trova la sua vera punta di diamante nell'istrionismo vocale e nell'interpretazione sentita di un Tom Devy, davvero in stato di grazia, che ben si adatta sia alle parti più sostenute, il mid tempo di “A new Dark Age”, le stilettate metalliche di “Cast them town”, e quelle della più persuasiva “Man from Myth”, che nei frangenti dove è proprio la versatilità a farla da padrona, il caso della tenue “Abandonment” giocata sui chiaroscuri atmosferici, e “The Infamous Dawn”, che risulta il perfetto viatico fra tuonante epic metal e quelle reminiscenze folk citate poc'anzi.
Nel suo piccolo un must assoluto!!!!

Beppe "HM" Diana

Genere: Heavy Metal
Etichetta: Autoprodotto
Anno di pubblicazione: 2012

Line up:
Tom Davy - vocals
Greg Jones - guitars
Tim Regan - guitars, keyboards, bass
David Spencer - drums

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