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FIDEI DEFENSOR

IV Sigillo - Quarto Sigillo


 Il Quarto Sigillo dell'Apocalisse rappresenta la morte e la distruzione!!! Si sono cuciti addosso un monicker ed un versante iconografico che non passa di certo inosservato, eppure, nonostante la line up che sta alla base di questa nuova ed interessante formazione nostrana ruoti attorno a musicisti di provata esperienza artistica, la sezione ritmica dei compianti Thunderstorm, l'ascia dei metaller Menace e l'ex vocalist dei veronesi Epitaph, i nostri preferiscono tenere un profilo piuttosto basso, e cercano in ogni modo di anteporre i fatti alle parole, anche perchè, gli episodi che si legano al loro disco di debutto, riescono a mettere a fuoco la caparbietà compositiva di chi sa osare, senza strafare.
Un lavoro ambizioso, ecco cosa traspare dai solchi di queste otto intense composizioni che catturano a pieno titolo l’essenzialità delle influenze musicali di chiara matrice seventies, che si divide fra pura ed incommensurabile attitudine aggressiva, ed un certo retaggio magmatico, soprattutto per quel che concerne la passione per le jam session propria della scuola psichedelica, e li rivestono di suoni lugubri e criptici, amplificando quell’alone di oscuro misticismo, grazie ad un approccio lirico intriso di elementi occulti, che gli conferisce quel retrogusto visionario, all’interno di un escursus sonoro che cinge in un unico abbraccio elementi che arrivano dalla scuola dei maestri High Tide, Dust e Sir Lord Baltmore, fino ad arrivare alle dissonanze più marcatamente '80ies di Death SS, Pentagram e The Black.
Teatrali, drammatici, sfrontati, questi dicevamo, sono i Sommo IV Sigillo, portavoci di un doom metal sincero, asciutto, a tratti anche elegante, sinuoso nelle sue espressioni più classiche, ma anche aspro e tagliente come solo il vero HM d’annata sa essere, il tutto reso più accattivante da una produzione scarna ma altamente speculare, ottenuta agli Elfo Studio sotto l'egida tutela del sommo cerimoniere Daniele Mandelli, fatta di chitarre affilate come lame di rasoi, sezione ritmica pulsante, ed un vocalist, l’eterno Emiliano Cioffi, che con enfasi e maestria si dimostra ancora capace di spostare gli equilibri all'interno di un album che intreccia assalti frontali a momenti d’estasi pura, fra ricami d'impostazione heavy dark come nell'opening "In the tofet" ricca di trame oscure di natura tipicamente doomish, adombrata da suadenti incursioni in territori tipicamente progressivi, la straripante “Dark Crusade”, costruita attorno ad inebrianti incursioni in territorio classic metal, le atmosfere tetre e caliginose di “Planet of vengenance”, fino alle note conclusive di  “Sub vestrum”, contrassegnata ancora una volta da un istrionismo artistico veramente senza pari!!
Un signor disco, intenso, vibrante, enigmatico, puro ed incontaminato Dark Metal nell’accezione propria della parola, tutto il resto conta poco o niente…
Beppe “HM” Diana
Voto: 5/5

Anno di pubblicazione: 2025
Genere:  Doom Metal
Etichetta: Metal on Metal Records

Line up:
Emiliano Cioffi - vocals
Dario Vicariotto - guitar
Omar Roncalli - bass
Attilio Coldani - drums

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