Fingernails - Bootleg 1985

 


Meglio tardi che mai? Sicuramente meglio tardi!!! Si, è proprio il caso di dire finalmente, anche perchè il disco di cui ci andremo ad occupare in questa breve disamina riassuntiva, è diventato una sorta di leggenda, proprio come la band che lo ha realizzato, e vede finalmente la luce in veste ufficiale, a ben più di quarant'anni dalla sua registrazione ufficiale, riproponendo la scaletta di quel demo divenuto, nel tempo, oggetto di mero collezionismo da parte dei tape taders di mezzo mondo subacqueo.
Stiamo parlando di un pezzo di storia della scena heavy rock di casa nostra, registrato da una formazione che solo a nominarla fa tremare i polsi e che vedeva, al fianco dell'immortale Maurizio "Angus" Bidoli, da sempre motore instancabile del combo romano, una sezione ritmica di tutto rispetto formata niente meno che dai fratelli Chris e Fabiano Bianco, rispettivamente basso e batteria dei concittadini Raff, qui fotografati alle prese con una corroborante miscela esplosiva di heavy/punk metal fortemente debitrice della scena anglosassone dei vari Tank, Atomkraft ed ovviamente dei maestri Mothorhead da sempre nume tutelare della band capitolina in questione.
Registrato nello studio personale dei The Raff all'epoca di stanza in Piazza Degli Zingari 33, questo "Bootleg 1985" è incandescente colata lavica, magma puro, undici mini sinfonie edificate attorno ad inebrianti partiture musicali, aperture armoniche, caratterizzate da esplosioni elettriche che si contraddistinguono per l'impatto devastante delle ritmiche, fra dinamiche, arpeggi, ed alcune aperture modulari che caratterizzano episodi come l'heavy roll di “Heavy night”, pura estasi in musica, l'altrettanto micidiale “Hot Wheels”,  o il crescendo inarrestabile di “Janes Frances Bilie”, l'up tempo di “Cimitero degli dei”, autentica mazzata fra capo e collo, cover con adattamento dei testo in italiano dei mitici The Rude, imperniata attorno ad assoli vorticosi ed una sezione ritmica in continua evoluzione.
Detto che la produzione raw conferisce ancor più incisività ad un wall of sound deleterio, non ci rimane che evidenziare il gran lavoro svolto dalla mai doma MetalZone Italia records e della sua sussidiaria Old Time Records che ha restituito valore e significato ad un disco e ad una line up che, sicuramente, avrebbe meritato maggiori chance. Concludendo non ci rimane che ribadire l'assoluta qualità artistica di questo disco che, volente o nolente, è da ritenersi già come una delle pietre oscure dell'HM made in Italy!!!
Voto: 80/100

Beppe "HM" Diana

Etichetta: Old Time Records
Anno di Pubblicazione: 2025
Genere: Heavy/Punk n'roll

Line up:
Maurizio "Angus" Bidoli - guitars, vocals
Chris Bianco - bass
Fabiano "Master" Bianco - drums 


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