Torna nuovamente a brillare la stella del firmamento dei Vatican, formazione seminale della scena underground americana, i quali, dopo aver dato alle stampe il cd antologico “Metalmorphosis”, sorta di compendio delle quattro demo pubblicate dalla band durante la seconda meta degli '80ies, si ripresenta nuovamente ai nastri di partenza con questo “March of the kings”, full lenght che dovrebbe servire da viatico per il ritorno in grande stile di una band pronta a rimettersi in discussione ancora una volta, con la consapevolezza, questa si, che non tutto è andato veramente perso per sempre.
Così, dopo aver assestato la propria line up ufficiale con il ritorno alla classica formazione a tre elementi, la compagine capitanata dal cantante/bassista Brian McNasty, da poco anche nei nostri Savior From Anger, ci stupisce ancora una volta con dieci intense e vigorose composizioni, le quali riescono nel non facile compito di porre in evidenza la tenacia e la perseveranza di un manipolo di die hard heroes a cui solo la fortuna ha più volte girato le spalle.
US Metal di matrice tradizionale dunque, pregno di inebrianti locuzioni in territorio classico, ecco quanto i Vatican hanno da proporci su questo nuovo lavoro che, nel suo piccolo, si contraddistingue per una forma/sostanza più che dignitosa.
E se tanto di ma tanto....ci siamo capiti, vero?
(Beppe Diana)
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