Giuliano Mazzardi - Passion and Warfare


 Anno Domini 2006 5 maggio

Continua in maniera, oserei dire, quasi imperterrita l'analisi approfondita dell'attuale scena metal attraverso il personale escursus che abbiamo voluto percorre un po a ritroso, rivolgendo la nostra attenzione più che altro alla scoperta di tutto quello che sta dietro al prolificare delle ottime uscite discografiche che negli ultimi anni stanno facendosi largo in un mercato discografico oramai sempre più multiforme, andando proprio a tastare il polso alle etichette di casa nostra attraverso le parole dei loro manager e responsabili o, come in alcuni casi, veri e propri factotum.
Così dopo le nostre chiacchierate telematiche con la francese Brennus, e le nostre Minotauro ed LM Records, è la volta di volgere la nostra attenzione nei confronti della My Graveyard Productions e del buon Giuliano Mazzardi responsabile nonchè unico mentore della label bresciana che negli ultimi mesi si è dimostrata abile nel saper riportare la dovuta attenzione sulla scena heavy di casa nostra e che, grazie ad una serie di uscite altamente occulate e rivolte alla scoperta di giovani ed interessanti formazioni dell\'underground metal italico, si candida a ruolo di label rivelazione dell'ultimo periodo.
Visto il buon rapporto di amicizia e di stima reciproca che personalmente mi lega al buon Giuliano, tralascerei ogni possibile giro di parole ed effusione telematica, e lascerei spazio alle sue stesse parole che senz'ombra di dubbio sono molto più interessanti delle mie, indi per cui.....
Intervista raccolta da Beppe Diana nel 2006

Ciao Giuliano benvenuto, grazie per avere accettato questa intervista telematica, vuoi presentarti ai nostri lettori raccontandoci qualcosa di te?
Ciao Beppe, grazie a te, complimenti x il sito e per questa bella iniziativa!.Non tedierò il lettore e quindi mi limito a dire che nasco musicalmente intorno al '79 con un primo approcio alla musica in generale per poi scoprire il mondo dell'Hard Rock (Purple, Zeppelin, Uriah Heep, BOC..ecc..) e successivamente quello della NWOBHM e dell' Heavy Metal in generale il quale non mi ha piu abbandonato!

Quando e in che modo nasce l'esperienza discografica della My Graveyard Productions?
La My Graveyard nasce come idea sul finire del 2004 spinto dal desiderio di dare luce e visibilità alle band italiane di Heavy Metal da sempre sottovalutate e relegate in secondo piano e dopo una vita passata da ascoltatore e sostenitore "esterno" del metallo pesante ho deciso di mettermi in prima linea facendo qualcosa di concreto per la scena appunto italiana. Ho cominciato così a sondare il vasto panorama italiano e a gennaio 2005 ho stipulato il contratto per la prima band!

Che cosa si cela dietro ad un nome così oscuro ed inquietante che, a quanto pare, ha ben poco a che fare con quanto proposto poi dall'etichetta?
 Mi fa piacere questa domanda poichè mi dà modo di chiarire il tutto... è nato da una cosa che va vista in modo abbastanza ironico... Nonostante il proliferare di moltissime valide band in Italia mi sembra che il mercato discografico per queste sia in Italia una sorta di "cimitero", poche label
infatti investono sul prodotto italiano e quindi ho "scherzosamente" voluto chiamare la label in questo modo.

Toglimi una curiosità, ma che cosa spinge un libero professionista come te ad investire  un bel pò di risorse, non solo economiche, in un campo di lavoro del tutto differente da quello tuo abituale? Passione, pazzia o solo voglia di buttarsi nella mischia?

 Beh, vista la crisi e i tempi che corrono per il mercato discografico in generale escluderei la voglia di buttarsi nella mischia... sicuramente solo tanta e ancora tanta passione per questo genere musicale che coltivo da una vita...fondamentale e  necessaria comunque anche una buona dose di pazzia!

Ok, quindi mi pare di capire che sei quasi esclusivamente interessato a promozionare le band di cosa nostra, giusto? Quindi è da esludere che la My Graveyard Productions in futuro possa aprire le proprie porte anche alle band estere, o non si sa mai?
 Hai detto bene, la label nasce con la ferma intenzione di promuovere e diffondere esclusivamente le realtà nostrane ed escludo quindi la possibilità in futuro di avviare partecipazioni con band estere.Tutto questo per un preciso obiettivo che mi sono prefissato..se devo supportare qualcosa preferisco farlo in casa nostra, dove è piu facile gestire i rapporti anche a livello umano. Sò perfettamente che è una strada in salita ma..cosa ci vuoi fare...la passione e la pazzia..eh..eh..

Quali sono i fattori che determinano la scelta di una band del rooster della My Graveyard? Punti di più all'originalità della proposta, o ti lasci trascinare delle emozioni? E in generale che genere di caratteristiche deve avere un band per attirare la tua attenzione?
I fattori sono molteplici... essere originali al giorno d'oggi è molto difficile ma non impossibile.. punto sicuramente sulla proposta che deve essere ben strutturata, sul rapporto che instauro con le band, che deve essere di chiarezza, coesione ed impegno reciproco. Il lato emozionale è pure quello un fattore molto importante, non bado a ciò che richiede il mercato, il disco deve piacere e dare convinzione soprattutto a me! Per promuovere adeguatamente una proposta bisogna crederci in prima persona, se poi viene gradita ed apprezzata dal pubblico  tanto meglio!

Anche in questo caso sei interessato solo a band di metal classico, oppurepensi di poterti dedicare ad altri generi musicali sempre restando nell\'ambito dell'heavy rock?

Come hai potuto vedere la tendenza della label verte su un Heavy Metal di stampo abbastanza classico che comunque può passare dal Thrash al Doom al Prog...diciamo che uso il termine Heavy Metal come si usava negli anni ottanta, dove sotto questa unica denominazione si potevano trovare le varie correnti e sottogeneri che sistavano pian piano  delineando. Non è mia intenzione fossilizzarmi su un unico filone e questo lo hai già potuto notare dalle mie produzioni: Horror Metal, Heavy classico, Heavy/Thrash, Heavy/Prog..ecc..Credo sia importante differenziare la proposta senza per questo uscire dal seminato ma potendo dare all'ascoltatore una
varietà di stili scegliendo in base ai propri gusti.

 Toglimi una piccola curiosità, ma se ti proponessero di mettere sotto contratto una una boy
band con la sicurezza di vendere migliaia di copie accetteresti?

NO, va contro ogni mio principio e contro ogni mio  modo di intendere la musica.Non potrei mai fare cose lontane da me e in cui non credo e non farei mai niente solo per il vil denaro. Una Heavy Metal label non la apri per fare soldi. Le boy band del pop lasciamole ai discografici in giacca e cravatta, per loro vendere un cd o un paio di scarpe è la stessa cosa.. è solo business..lontano anni luce dal vero spirito musicale..music for the masses, musica per riempirsi le tasche.

 Come vedi il mercato discografico di casa nostra in campo prettamente hard\'n heavy? Non ti sembra che, nonostante la validità di molte band di casa nostra, il supporto degli appassionati e degli addetti ai lavori sia scemato?
Purtroppo si, la situazione non è delle piu rosee, l'Italia è sempre stata un paese esterofilo..lo era vent\'anni fa e lo è tuttora... c'è un piccolo miglioramento per quanta riguarda l'interesse nel  Metal made in Italy, ma da qui a poter dire che è sostenuto e supportato in quantità e nel modo giusto  il passo è lungo... il prodotto italiano passa sempre, escluso pochi nomi, in secondo piano a discapito dei soliti nomi di importanza mondiale che possono permettersi di rifilare qualsiasi cosa ai fans garantendosi vendite sicure.é scemato anche l'interesse nel voler approfondire qualcosa di nuovo,sicuramente la marea di uscite destabilizza l'ascoltatore, è impossibile seguire tutto, ma c\'è anche meno desiderio di curiosità.

Restando sempre in ambito di mercato discografico, negli ultimi anni numerosi discografici si lamentano di un presunta crisi in campo di vendite, ma le uscite discografiche continuano a moltiplicarsi, che cosa pensi di questa situazione? Non ti sembra un paradosso?
Può sembrare un paradosso ma non lo è e mi riallaccio alle parole dette poc'anzi : la crisi è dovuta anche alle troppe uscite e le uscite sono necessarie anche per riparare ala crisi delle precedenti..è un circolo chiuso. Internet non migliora sicuramente il tutto.
Quali saranno le uscite discografiche della tua etichetta nei prossimi mesi?
Allora, al momento attuale è uscito da un mese il nuovo cd degli ANTHENORA, accolto positivamente su varie testate e webzine. Freschissima di stampa è la release degli HOLLOW HAZE, la nuova band di Nick Savio e Dan Keying. In arrivo il prossimo mese il debutto dei BLOODY HERALD, cinque ragazzi giovanissimi veramente in gamba a cui seguiranno gli esordi di POWERFUL, DREAMHUNTER e degli epic metallers ASSEDIUM

Quindi ben sei titoli nuovi di zecca, due dei quali già fuori, ma non hai timore di aver  fatto come si dice in questi casi "il passo più lungo della gamba" e di essere per questo soggetto a critiche ingiuste?
Guarda, non so cosa tu intenda per passo piu lungo della gamba e non vedo in tutta onestà chi  mi dovrebbe criticare e il perchè. Credo molto in questi lavori, stò cercando di dare supporto e visibilità al Metal italiano, spero invece che la gente lo capisca e lo apprezzi. Ovviamente le critiche sono ben accette se costruttive!!

A questo punto ti và di fare un piccolo resoconto? Potrà sembrare ancora prematuro, ma riesci a tracciare un piccolo bilancio dei primi mesi della tua etichetta?
Si, in effetti è abbastanza prematuro però ti posso dire che Blood Thirsty Demons, la mia prima release uscita un anno fa (aprile 2005) è quasi esaurita ed anche le altre stanno andando molto bene, sopratutto all'estero, il mio mercato principale.

Da appassionato quale sei, cosa ne pensi del ritorno in auge di molte band appartenute alla scena heavy metal tricolore dei primi anni ottanta? Solo una moda passegiera come quella dei dischi tributo, oppure pensi che ci sia veramente la passione vera ad animare queste re-release dei vari Hocculta, Dark Quarterer e Black Hole?
Personalmente è una cosa che apprezzo tantissimo, la possibilità di riavere in cd ottimi dischi ormai introvabili da anni e per uno come me  che quegli anni li ha vissuti è una cosa veramente positiva. Ritengo sia importante anche per le nuove generazioni dare la possibilità di ascoltarsi lavori di cui hanno solo sentito parlare potendo tastare con mano quello che di buono la scena italiana ha partorito piu di vent\'anni fa.
Sinceramente non credo si possa parlare di  moda ma penso  sia poprio la passione che spinge a stampare questi lavori.
 
...e tu, non hai mai pensato a ri-editare qualche vecchio vinile polveroso?
Mi hai colto in castagna! Si, in effetti questo autunno ristamperò anche io un paio di releases veramente interessanti, sto definendo la cosa proprio in questi giorni e per scaramanzia non aggiungo altro. Presto, non appena definito il tutto, sarete messi tutti al corrente!

Qual'è il tuo rapporto da label manager con la carta stampata e con il web in generale?
Direi abbastanza buona, anche se secondo me lo spazio che viene dedicato al metal italiano è ancora poco in rapporto al grosso proliferare della scena italiana.

 Prima di concludere mi piacerebbe che esprimessi il tuo personale parere su queste etichette  
 nostrane:

a) Underground Symphony
b) Andromeda Relix
c) Adrenaline records
Conosco personalmente tutti i manager di queste label e devo dire che stanno facendo a mio giudizio un ottimo lavoro stampando dischi di valore.
Un saluto a tutti e un ringraziamento particolare all Underground Symphony di Maurizio, vero pioniere della scena italiana.

Ok Giuliano, siamo giunti alla fine della nostra chiacchierata, ti ringrazio per aver avuto la
pazienza di rispondere a tutte le mie domande, concludi l\'intervista nel modo che ritieni più
opportuno...

Ringrazio te per lo spazio che mi hai concesso e tutte le persone che leggeranno questa intervista, spero di non avere stufato troppo! Mi auguro che il Metal italiano possa avere sempre piu considerazione e stima, abbiamo ottime bands qua da noi, supportiamole nel modo giusto! Le scene si creano con l'unità, non guardiamo soltanto all'estero ma alla validità del nostro  prodotto interno che ha raggiunto ormai i nostri colleghi esteri in fatto di professionalità, fantasia e tecnica. Un saluto a tutti e....LONG LIVE THE LOUD!!!!

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