Witchunters - Different Universe


Emozionante!!! Non ci sono altri aggettivi qualificativi che possano descrivere al meglio questa pubblicazione discografica, anche perchè“Different Universe” non è un semplice album ma rappresenta una completa retrospettiva che attraversa la storia discografica di una fra le più sottovalutate compagine tricolori, ovvero i Witchunters, quartetto con base operativa nell'hinterland modenese, inossidabile formazione storica che ha raccolto ancor meno di quanto seminato in quattro decadi.
Attivi per anni all'interno della scena musicale nostrana sin dal lontano 1982, guidati da sempre dalla perseveranza e dall'amore per un certo modo d'intendere la musica concepita e suonata del batterista Cesare Vaccari, ancora al timone del veliero emiliano in questione, questo doppio cd dicevamo, raccoglie tutta, o quasi, la discografia conosciuta dei nostri, ottimamente ripartita a livello cronologico, con il primo cd che riprende in toto l'omonimo album del 1997, rimasterizzato per l'occasione, ed un secondo dischetto che ripercorre un arco temporale che va dal 1986 al 1999, e che include quindi il promo registrato dai nostri prima della rinascita artistica sancita con la pubblicazione di “Time is running” soltanto un anno fa.
Nel primo dischetto viene dunque recuperato in toto l'album “Different Universe” registrato nel lontano 1997 e rimasto in stand-by per tanto, troppo tempo, con una track list imperniata attorno ad undici intense composizioni giocate attorno a soluzioni compositive vicine per concezione ad un Heavy Metal di matrice tradizionale, pregno di inebrianti locuzioni in territorio classico, che si contraddistinguono per le trame intricate ed un impatto fisico degno di nota, e che traggono ispirazione sia dal versante più incontaminato ed iconoclasta degli '80ies, quello legato a doppia mandata alla scuola inglese per eccellenza, che da reminiscenze hard rock , per quel che concerne il gusto di certe aperture melodiche grazie a brani come l'ottima opener “Welcome to my darkness town”, la suadente “Sleepwalker” oppure la efficace “Pictures of my life” .
Nel secondo dischetto invece trovano spazio sia le due demo storiche della band, ovvero “Doomsday” del 1988 forgiato attorno ad un heavy metal di stampo tipicamente heavy/speed, ed il demo di debutto “Tales of the Witchunters” orientato verso sonorità più old school, entrambi caratterizzati da una qualità del suono che, per fortuna, gioca a favore di questo recupero antologico, mentre a chiudere il lotto troviamo alcuni brani inediti, registrati per compilation dell'epoca, ed una versione di “Line of fire” registrata all'epoca con una formazione allargata a cinque elementi, grazie all'ingresso in formazione di un tastierista, riarrangiata in chiave melodic hard rock, i quali non fanno altro che aumentare il rimpianto per quello che poteva essere, ma non è stato.
Detto che la confezione extra lusso in formato doppio digipack rende questa pubblicazione molto più allettante, non mi rimane che consigliare caldamente l'acquisto di questa sorta di opera omnia con la consapevolezza, questa si, che per fortuna nulla è andato perso per sempre.
Meglio tardi che mai? Sicuramente meglio tardi....
Voto 85/100
Beppe “HM” Diana


Anno di pubblicazione: 2025
Genere: Heavy Metal
Etichetta: Underground Symphony


Line up:
Stefano Adani - vocals
Renzo Dinozzi - guitars
Fabrizio "The Butcher" Vecchi - bass
Cesare Vaccari – drums


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