Black Phantom - Horror Paradise

 


Onestà compositiva!!! Potrebbe celarsi dietro a questa semplice locuzione la riuscita del questo terzo platter da parte dei redivivi Black Phantom, formazione nata da una costola transfuga dei più quotati Mesmerize, e che invece, album dopo album, è riuscita a consolidare uno status di grandeur ed un buon seguito di afecionados
Non a caso durante l’ascolto di “Horror Paradise”, mai titolo è stato più profetico, i nostri riescono nel non facile compito di riuscire a catturare la vera essenza del suono ‘80ies style, ridonandogli nuova linfa vitale, e questo grazie ad un assetto compositivo che, quantunque non apporti niente di assolutamente innovativo, riesce invece a risultare intrigante e convincente!!
Una sapiente rilettura dei dettami tramandati negli anni dai maestri del genere, ecco cosa ci propinano i cinque metal head su queste dieci semplici locuzioni metalliche, giocate attorno ad atmosfere old fashioned, chitarre affilate come lame di rasoio, e una sezione ritmica solida e compatta, il tutto sormontato da armonizzazioni veramente degne di nota, che piacciono proprio per la loro semplicità di fondo.
E alla luce di quanto potuto appurare con mano, si può tranquillamente ribadire in questa sede che i Black Phantom, possono considerarsi di diritto come principali pretendenti a ruolo di nuovi custodi del verbo true metal, riuscendo nel non facile compito di agglomerare, in poco più di quarantasette minuti scarsi di durata, alcune propensioni di tipico retaggio classic metal, alcune inclinazioni atmosferiche di tipico stampo US Metal, il tutto irrobustito da velate propulsioni in campo NWOBHM, per un risultato finale sempre e comunque ad alta gradazione voltaica.
Brani come ad esempio la bellissima “Listen to the voice” sacrificata anima e corpo sull'altare compositivo tanto caro all'accoppiata Tate/DeGarmo, l’up tempo di “Sammy the Elf”, che abbina ottimi fraseggi, ed un epos davvero preponderante, o la più cadenzata “Beast on the loose”, sono costruite attorno a variazioni melodiche e a partiture che riescono a farsi apprezzare risultando nel tempo coinvolgenti, proprio come nel caso del pezzo da novanta “The Headsmen”, o dell’altrettanto persuasiva “A Nightmare”, ipotetico vertice espressivo dell’intero lavoro!!!
Un disco intenso e vibrante che ha se non altro l’ardire di riesumare uno spettro sonoro ed uno stile compositivo, così datato ed obsoleto, che neanche i prime movers sarebbero stati in grado di riportare a nuova vita, e questo non è poco….a noi comunque piace. 

Beppe “HM” Diana

Etichetta: Punishment 18 Records
Genere: Heavy Metal
Anno di Pubblicazione: 2024

Line up:
Manuel Malini - vocals
Toni Cacciapaglia - guitars
Roberto Manfrinato - guitars
Andrea Tito - bass
Ivan Carsenzuola - drums


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