FORGING STEEL

FIDEI DEFENSOR

Axeblade - Blast from the past


 Attitudine e passione!!! E’ celato dietro questo connubbio la propensione artistica che muove l’animo degli Axeblade, neonata formazione che raccoglie all'interno della propria line up musicisti rodati che non nascondono un certo trascorso discografico, qui alle prese con un heavy metal di tipica estrazione classica che li ha condotti alla realizzazione della loro opera di debutto omonima, con la quale la band e’ riuscita a farci rivivere le atmosfere cariche di misticismo enfatico, le stesse che si respiravano fra i solchi polverosi di molti dischi di formazioni underground di fine anni ottanta.
Anacronistici, fuori dal tempo, si, ma anche dannatamente autentici e tenaci, questi sono gli Axeblade una band che, ne siamo certi, continuerà a far parlare di se negli anni a venire....

Intervista raccolta da: Beppe "HM" Diana


Ciao Paul e benvenuto sulle nostre pagine, la prima domanda di rito è quella classica ovvero quando è nata in voi l’esigenza di mettere assieme una band incentrata nel presentazione di materiale proprio e non la solita cover band? Com’è scaturita questa insolita ma prolifica collaborazione nata sull’asse Aosta/Torino/Milano?
Ciao a te Beppe e grazie per l’intervista. Dunque gli Axeblade sono nati da una mia idea tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022. Dopo la fine della mia esperienza con i Ruler, per alcuni anni non ho più suonato con nessuno ma ho sempre voluto  formare un nuovo progetto .Quando mi sono sentito pronto per ricominciare ho contattato Luca il Meggi che cercava elementi con cui suonare e Paola Goitre che oltre ad essere una bravissima cantante è anche una mia carissima amica da molti anni. Purtroppo abbiamo avuto qualche difficoltà a trovare un batterista stabile  fino a che ho chiesto a Marco Wallace se avesse  intenzione di seguirci in questo progetto e lui ha accettato con entusiasmo una volta sentito alcuni nostri brani registrati. Dopo 6 mesi di prove siamo entrati in studio e abbiamo iniziato a registrare AXEBLADE. Era il mio sogno tornare a pubblicare un disco…suono per divertimento anche in alcune tribute band ma la soddisfazione e la gioia che mi dà suonare i nostri brani non ha eguali. Per quanto riguarda il fatto che tutti abitiamo in città diverse, bè facciamo base a Torino che si trova grosso modo a metà strada per tutti e quindi la distanza non è un problema quando c’è passione, entusiamo e comunione di intenti.

Si, ovviamente una grossa mano d’aiuto è arrivata dall’insana passione che tutti voi della band nutrite per certe sonorità old style, anche il moniker che avete scelto per la vostra nuova creatura mi sembra un doveroso omaggio agli anni 80, diretto come un pugno in faccia e facile da memorizzare, dico bene?
La passione nel nostro caso è assolutamente fondamentale. Suoniamo per passione e per amore dell’heavy metal più puro e tradizionale, il genere con cui tutti siamo cresciuti e che tuttora ascoltiamo e viviamo. E anche il nome da noi scelto vuole proprio essere un omaggio al heavy metal più puro.

Nonostante le difficoltà oggettive la band ha avuto più occasioni per presentare il proprio materiale dal vivo, la dove le altre band perdono tempo nelle foto session e ad aprire pagine e pagine sui social, voi avete fatto capire quale fosse la vostra missione, ovvero suonare on stage.
Guarda per una band come la nostra suonare dal vivo è fondamentale se non vitale. Tutto il resto viene dopo..le foto session, i social…cose importanti ma per quanto ci riguarda, nulla dà più soddisfazioni  che vedere un pubblico di metallari come noi sotto il palco mentre suoniamo.

Nella mia recensione ho descritto il vostro album di debutto come “ un disco di appassionati del genere più iconoclasta per antonomasia, registrato da chi ha fatto dell’heavy metal più che una passione, uno stile di vita”, ti ritrovi in questa affermazione?
Assolutamente…il metal per noi non è solo un genere musicale, è una fede ed uno stile di vita. Nessuno di noi è più un ragazzino ma tutti abbiamo la passione e la voglia di quando avevamo 15 anni…amiamo assistere a concerti soprattutto di band underground, siamo assidi frequentatori di festival underground come Keep It True, Trvehim, KIT Rising, Up the Hammers. E’ la nostra vita. E per me la musica heavy metal deve essere musica suonata da metalheads per metalheads…senza se e senza ma


Il lavoro d’artwork dell’album racchiude in se quelli che sono gli argomenti trattati all’interno delle vostre composizioni, come alchimia, sciamanesimo, negromanzia, l’eterna dicotomia fra bene e male, tematiche tanto care a band seminali come Demon oppure gli Angel Witch…

Si assolutamente, abbiamo cercato con la copertina disegnata da Luca di riassumere un po' tutte le tematiche dei nostri testi scritti da Paola che oltre da essere molto brava a cantare è una ottima scrittrice di testi.

Classic metal sciorinato con convinzione e sagacia, trame al limite dell’epic metal più truce e truculento, su tutto a svettare la voce di un’indomabile Paola Goitre molto a suo agio su questo tipo d strutture, un’autentica sorpresa…
Grazie per il complimento! Abbiamo cercato di mettere nel songwriting tutte quante sono le nostre influenze musicali..e l’ottimo lavoro che ha fatto la nostra Paola alle voci ha reso il tutto ancora migliore e accattivante.

Non avendo a disposizione altre informazioni ti chiederei dove si sono svolte le sessioni di registrazioni del disco, avete fatto tutto da soli, oppure vi siete affidati nelle mani di un fonico esperto?
Il disco è stato registrato e mixato al ADSR Decibel Studio sotto la regia di Carlo Meroni che conoscevamo bene essendo anche il fonico qui a Milano dello Slaughter Club. Abbiamo lavorato in un clima professionale ma assolutamente amichevole e rilassante e tutto ciò ha sicuramente contribuito all’ottimo risultato. L’etichetta invece che ce lo ha prodotto è la tedesca Witches Brew. Cheryl che è la boss dell’etichetta è rimasta entusiasta ascoltando le nostre canzoni e ci ha subito voluto pubblicare il cd.

Un suono molto coeso, come se aveste suonato assieme da sempre, poche sovra incisioni, molto live oriented, un ottimo biglietto da visita che fa accrescere, in chi vi ascolta per la prima volta, la voglia di vedervi on stage, era veramente questo il vostro intento?
Assolutamente si! Era proprio questo che ci eravamo prefissati..un disco metal senza troppi fronzoli e troppe sovra incisioni inutili..un disco come detto prima da fan per fan, con canzoni da cantare assieme al nostro pubblico durante i nostri live.

Quanto è stato difficile far convogliare l’irruenza di quattro persone all’apparenza differenti ognuno con una propria personalità? Siete mai dovuti scendere a compromesso?
Ti posso dire per quanto mi riguarda che non ci sono mai stati problemi tra di noi se non a volte qualche punto di vista differente su alcune cose ma assolutamente nulla di grave o per cui scendere a compromessi. Siamo persone grandi e mature, se c’è qualche divergenza di opinione se ne parla tra di noi davanti ad una birra e con il sorriso sulle labbra. Siamo una band di buoni amici anche fuori dal palco o dalla sala prove.

Credo che per molti di voi gli Axeblade siano stati come una sorta di modo propedeutico per ritornare a sorridere dopo alcuni episodi non tanto felici, dico bene?
Ti posso rispondere per me e ti dico di si..ho passato a livello personale anni molto difficili e bui. L’ Heavy Metal mi ha sempre aiutato ed ora gli Axeblade mi stanno dando tantissimo a livello musicale e soprattutto umano.

È innegabile non dover ammettere il ritorno in auge di certe sonorità propriamente classiche, non pensi che si possa arrivare ad una sorta di saturazione come era successo con il ritorno del thrash metal qualche anno addietro?
Per quanto mi riguarda, non c’è questo rischio…fino a che la scena underground metal (e con questo intendo tutti i sottogeneri dall’hard rock al black metal) sfornerà bands ottime in grado talvolta di non farci rimpiangere le grandi band del passato, non ci sarà saturazione. A un vero metallaro piacerà sempre ascoltare gruppi nuovi ed interessanti….e poco importa se quel riff è copiato dagli Iron o quello dagli Slayer…la cosa che importa sono le emozioni che la musica metal ci può regalare comunque.

Tu che idea ti sei fatto di quelle band legate al passato che ritornano con line up ampiamente rimaneggiate dove trova posto solo un membro originario della storica formazione?
Ottima domanda…onestamente non saprei dirti esattamente…sono operazioni fatte per fare ascoltare a ragazzi più giovani che negli anni 80 non erano nemmeno nati i brani dal vivo di queste band…ovviamente alcune operazioni  sono riuscite altre meno…però per me ad esempio vedere dal vivo band di culto degli anni 80 è sempre un piacere anche se non ci sono tutti i membri originali per svariati motivi

In Italia siamo bravi a piangerci addosso, festival come il Play it loud oppure il Metal Night di Martinsicuro chiudono i battenti solo dopo poche edizioni, secondo te cosa ci manca veramente per compiere il grande salto? Non cresceremo mai?
Non è solo una questione di crescita ma di cultura e mentalità..in Spagna ci sono diversi fan club metal (io faccio parte del Metal Cova di Barcellona ad esempio) che organizzano festival e concerti underground..in Germania manco ne dobbiamo parlare, così come in Olanda.Mi è capitato spesso di vedere all’estero persone sui 60 anni ancora con le loro battlevest e in prima fila ai concerti.  Invece in Italia siamo pochi veri fan aficionados e perlopiù sparsi lungo la penisola e non sempre è facile riunirsi tutti. Un altro problema del metallaro italiano medio è che piuttosto che farsi qualche km in più per vedere suonare band inedite preferisce andare al pub sotto casa o ad assistere all’ennesima tribute band degli Iron Maiden o degli Ac/Dc. Inoltre abbiamo, a differenza di altri paesi, la brutta abitudine di parlarci alle spalle. Da altre parti si supporta l’heavy metal e le band che lo suonano, qui talvolta si denigrano band anche valide anche e soprattutto per una questione di invidia.

Prima della fine vorrei che facessimo assieme una riflessione sull’uso smodato di nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale, pensi che, in un modo o nell’altro possa soppiantare la musica suonata da una band? Passare dal semplice sentire, all’ascoltare, al lasciarsi emozionare, sarà una lotta improba?
Assolutamente no…la vera musica è passione, sudore, supporto….io dico sempre che l’heavy metal è una fede ed uno stile di vita, cose che non si possono comprare né tantomeno scaricare….ecco nel nostro ambiente l’intelligenza artificiale non potrà mai soppiantare la passione per la musica.

Ok Paul, siamo veramente alla fine, puoi ricordarci quali saranno gli impegni della band da qui a qualche mese?
Anzitutto una novità.. da giugno entrerà in formazione un secondo chitarrista, Roberto Guerra che oltre ad essere un grande  amico e fan della band è un ottimo musicista e ci darà una grossa mano nel nostro processo di crescita. A giugno suoneremo il 7 al Borgo a Vicenza al Meltdown Festival con Volture Vengeance, Stealth (con cui condividiamo la stessa etichetta) ed Hellcrash. Poi sempre a giugno suoneremo al Wanted di Galliate sempre in compagnia degli Stealth e a settembre avremo l’onore di suonare all’ In The Best Tradition Festival a Martinsicuro e sarà una esperienza importantissima ed emozionante. Inoltre siamo in trattativa per suonare con band anche importanti ma per il momento non ti posso anticipare nulla…ma ti assicuro che ci sarà da divertirsi. Inoltre da   ottobre inizieremo a lavorare su qualche brano nuovo per il nostro prossimo disco. Manca ancora tanto ma  il prossimo anno a maggio siamo stati ingaggiati per suonare ad un festival in Portogallo….insomma ci attendono mesi pieni di lavoro, divertimento e soprattutto di HEAVY METAL.!!!!!

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