Mesmerize - 20 Years of Wonder

 



Silenzio, parla la storia!!! Formazioni come i qui recensiti Mesmerize meritano rispetto, non solo perchè hanno sempre dimostrato un forte attaccamento al genere più nobile per antonomasia, ma soprattutto perchè, dopo oltre trenta anni di onorata carriera alle spalle, non hanno mai mollato la presa, riuscendo sempre e comunque a tirare su la testa, anche quando le acque si erano fatte più torbide, ed il loro futuro era rimasto appeso ad un filo sottile.
Si, nonostante difficoltà oggettive come impegni lavorativi, familiari ecc.., i nostri, hanno sempre puntato forte sulle loro innumerevoli potenzialità compositive, nonchè su una solida amicizia che lega i cinque musicisti in modo viscerale, riuscendo nel contempo a mantenere un profilo basso, continuando imperterriti su quel sentiero lastricato di lavoro, sacrifici e perchè no, anche di qualche piccola soddisfazione, conquistata sempre sul campo, ed i continui riconoscimenti che gli giungono dai fan di vecchia data come il sottoscritto, ne sono la più lampante testimonianza.
Ed il nuovo “20 Years of wonder”, primo disco live della band, arriva in qualche modo a ribadire lo stato di forma attraversato dalla band meneghina nell'ultimo periodo, un album che rappresenta un modo propedeutico per trarre delle riflessioni, chiudere un capitolo della propria carriera discografica, per ripartire con uno nuovo, rinnovati e rinvigoriti da nuovi stimoli e motivazioni.
Registrato il 16 luglio 2018 a Cornaredo per celebrare il 20esimo anniversario della pubblicazione di "Tales of Wonder", debut album edito dalla Underground Symphony che aveva sancito l'ascesa dei nostri fra i grandi nomi che contano della scena heavy di casa nostra, il cd in questione, dicevamo, offre la track list completa dall'album di cui sopra fra brani memorabili come l'ottima “Children of reality” sorretta da ottime chitarre armonizzate, o la più sostenuta “Forging the Darksword ”, alle quali si alternano parecchi cavalli di battaglia in sede live come la terremotante “The werewolf” , fulgido esempio di classic heavy metal d'annata metal di tipico stampo maideniano, o l'emozionante “Hell on Wheels ”  che ci ricorda il motivo per il quale, all'epoca, tutti fossero innamorati di un cantante come Folco Orlandini.
Qualità del suono e produzione globale più che soddisfacente, per un lavoro destinato a lasciare un segno indelebile nel cuore di certi appassionati del metallo tuonante.
Welcome back guys..
Beppe "HM" Diana

Anno di publicazione: 2024
Etichetta: Underground Symphony
Genere: Heavy Metal

Line up:
Folco Orlandini – vocals
Piero Paravidino – guitars
Luca Belbruno – guitars
Andrea Tito – bass
Andrea Garavaglia – drums

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