Screamer - Target Earth


Considerati a torto come una delle tante formazioni di secondo piano della scena US Metal, gli Screamer da Kenosha, Wisconsin, con un solo album all’attivo, hanno saputo crearsi uno stuolo di die hard fans e di semplici appassionati che li hanno seguiti con sempre maggiore entusiasmo dagli inizi della loro carriera, fino allo split prematuro coinciso con l'avvento di nuove mode e dei trend musicali che stavano sempre più prendendo piede. Tornati in pista qualche anno addietro con il più che discreto “What Excites You”, la formazione americana, è riuscita a mantenere una certa coerenza di fondo, rendendosi artefice di un heavy metal di matrice tipicamente classica, adombrato da repentini sconfinamenti in territori più progressivi. Una nuova line up, un nuovo lp su cui fare affidamento, sono i cardini per una chiacchierata a tutto campo …

Intervista a cura di: Beppe Diana


Ciao Carter, è una vera emozione per me avere la possibilità di intervistarti, amo la vostra musica, posseggo entrambi i cd, ma nonostante tutto conosco poco sul vostro passato, saresti così gentile da fornirci delle informazioni sul trascorso artistico della band?
Ciao Beppe e grazie per le tue belle parole. Dunque, i membri degli Screamer sono cresciuti negli Stati Uniti sul finire degli anni '70 seguendo l'epopea rock degli anni '80, influenzati da musicisti come Scorpions, Iron Maiden, UFO, Y&T che hanno influenzato i nostri gusti. Ogni elemento della band è stato parte integrante di vari gruppi rock ed ha cercato di crescere e di migliorarsi come musicista prima, ma soprattutto come uomo.
Nei primi mesi del 1987, i chitarristi Ron Valeo e Mike Schantek hanno dato vita al primo nucleo della band. Qualche mese più tardi Paul Bigalke si è unito a loro nel ruolo di bassista e con lui anche Kevin Litz alla batteria. Io sono arrivato poco dopo.
Abbiamo scritto la musica per le nostre prime release ufficiali durante i primi mesi del 1987, e ci siamo auto prodotti due demo per un totale di otto brani.
Concluse le registrazioni, abbiamo cominciato a mandare le registrazioni alle case discografiche fino a quando la New Renaisence  nel 1988 ha pubblicato “Target Earth”.
Ci siamo separati dopo alcuni anni di totale supporto al disco che avevamo registrato, ed abbiamo continuato semplicemente a vivere le nostre vite.
Spinti dalla nuova stampa del disco, qualche tempo più tardi, abbiamo iniziato a parlare di nuovo album della band, ed abbiamo pensato che era giunto il tempo di riprendere in mano gli strumenti.

Per cui il disco è stato concepito come l'unione di due diverse demo, ho capito bene? 
Si come ti ho detto prima, ci siamo finanziati due diverse sessioni di registrazione,  abbiamo scritto e registrato prima le ultime quattro composizioni di “Target Earth”, dopo di che abbiamo registrato le prime quattro.
Infatti, se si ascolta attentamente l'album sapendo quanto ti ho appena detto, è possibile sentire la differenza delle tracce dal punto di vista sonoro tra la prima e la seconda metà del disco.

Molte copie dei vostri cd che sono circolati negli ultimi anni da noi nel vecchio continente, sono dei semplici tarocchi o bootleg come li chiamavamo anni fa, pubblicazioni fake che, nonostante tutto, hanno aiutato a tenere vivo l'interesse verso il disco prima, e la band poi, qual'è la tua opinione a riguardo?  
Beh, la New Renaissance ha ripubblicato “Target Earth” nel 2006, in edizione limitata numerata a mano, e con la stessa copertina. Non ci sono state modifiche rispetto all'edizione originale.
Per quel che concerne i bootleg, l'etichetta è sempre stata molto attenta a tutto quello che è uscito in questi anni. Pensa che per un certo tempo ha avuto una sezione del sito ufficiale con le foto che distinguevano i prodotti ufficiali da quelli contraffatti, come in una sorta di guida.
Naturalmente hanno più di un buon motivo per incitare i collezionisti a non acquistare i bootleg, ovvio, ma c'è anche di più.
L'etichetta assicura che la qualità del suono del cd fake è scadente in confronto all'originale, e posso dirti di aver sentito la stessa dichiarazione da altre fonti. Personalmente non ho mai sentito il bootleg, quindi non posso commentare la qualità del suono, ma se è veramente scadente, allora la sua stampa non giova a nessuno.


Leggendo alcune interviste rilasciate da alcuni dei vostri “cugini” di etichetta, molti di loro hanno sempre dichiarato che firmare con una label come la  New Renaissance è stato solo una perdita di tempo e di fatica inutile, per voi invece com'è la situazione? 
Sarebbe troppo facile e riduttivo dare la colpa alla casa discografica per i problemi che abbiamo avuto nella prima parte della nostra carriera. Potremmo dire che la casa discografica non ci ha promosso come ci aspettavamo, per lo meno non in modo capillare, ma non sarebbe corretto nei loro confronti.
Mi chiedo come facciano molti artisti ad incolpare l'etichetta per tutti i loro problemi. Come nella maggior parte delle situazioni c'è molto di più di quello che si vede in superficie.
Per quanto ci riguarda, posso dire che eravamo giovani ed abbiamo fallito come band, con un poco di iniziativa, avremmo potuto negoziare un buon contratto con un'altra casa discografica, chissà.
Ancora più importante, non abbiamo supportato a dovere l'uscita del disco con delle date dal vivo soprattutto nel Midwest degli Stati Uniti dove sembrava che le vendite fossero più che incoraggianti.
Semplicemente non sapevamo come mettere insieme delle date per un tour vero e proprio. Non abbiamo mai avuto un manager o un esperto in comunicazioni, che era quello di cui avevamo veramente bisogno in quel momento.
Senza la promozione di una band, ed il duro lavoro di un tour, cosa ci si può aspettare? Sperare di vendere abbastanza copie in modo da poter tirare avanti e fare un altro disco?
In più eravamo demoralizzati anche per l'assalto della musica grunge che negli Stati Uniti stava letteralmente cambiando lo stato delle cose.
Come puoi immaginare di pensare a te stesso come "cult band" o formazione underground immediatamente dopo l'uscita del primo disco ufficiale, quando fino a ieri il tuo stile musicale è stato considerato da più parti come mainstream?
La mancanza di progressi verso direzioni compositive focalizzate attorno ad uno stile meno articolato, ed alcuni dissidi interni, causarono la rottura definitiva del nostro idillio.

A livello puramente musicale che cosa avete combinato dopo lo split della band?
Pat e Paul hanno fondato un gruppo rock chiamato Haphazard, con il quale hanno suonato dal vivo e registrato diversi dischi in un arco di dieci anni circa.
Ron è stato uno dei membri fondatori degli Electric Hellfire Club, ed ultimamente ha messo in piedi un nuovo progetto che si chiama New Mafia.
Non sono sicuro di quello che hanno combinato Schantek e Litz o con chi abbiamo lavorato, purtroppo non siamo in contatto con loro in questo momento.
Per quel che mi riguarda ho lavorato su alcuni progetti, registrando alcune demo cercando di creare qualcosa di veramente speciale.
Gli Screamer come band sono rimasti un miraggio fino alla pubblicazione del nostro secondo disco, anche perchè, come formazione, non avevamo assolutamente niente da dire.
Poi, come ti ho accennato, abbiamo cominciato a sentirci con sempre più insistenza, abbiamo suonato nella mia saletta un paio di volte, fino a quando non ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti “come suonerebbe un altro disco della band oggi?
Beh, se non lo facciamo adesso, non lo sapremo mai”. Così ci siamo decisi ad uscire allo scoperto ancora una volta.

Cosa puoi dirci del vostro secondo album “What Excites You”?
È essenzialmente il culmine di anni di esperienze di vita e di musica insieme. Siamo molto orgogliosi di ogni canzone del disco, e speriamo che lo siano anche i nostri fan.
E' un lavoro molto più maturo del precedente, sia musicalmente che liricamente. Una sorta di melange di quello che abbiamo fatto in passato e quello che siamo oggi.
E' difficile per me descrivere la nostra musica a parole, preferirei che a parlare fossero le nostre canzoni in modo da lasciare decidere gli ascoltatori.

Ora una domanda strana, gli appassionati di musica si trovano sempre di fronte al dilemma se l'album che desiderano acquistare, sarà un bene per loro, in modo da non spendere i loro soldi invano. 
Così, in un periodo nel quel le pubblicazioni dei dischi sono troppi, puoi spiegarci perché un appassionato di musica dovrebbeavvicinarsi al vostro ultimo cd?
Una delle cose migliori degli ultimi anni è la tecnologia è l'uso che molte band ne fanno, tipo rendere disponibile la loro musica per l'ascolto, a volte anche di loro dischi interi.
Prendetevi cinque minuti di tempo ed ascoltate un paio di tracce di “What Excites You”, poi, riascoltatele di nuovo.
Se sembra che l'ascolto vi convinca, potete acquistare il nostro disco tramite i nostri canali ufficiali di Cd Baby o tramite la nostra pagina su bandcamp.

Avendo la possibilità di guardare all'interno di un'ipotetica palla di cristallo quali pensi siano i vostri piani da qui a qualche anno?
Abbiamo un sacco di energia dentro di noi e luoghi in cui vorremmo andare a suonare, primo fra tutti l'Europa, dove abbiamo la maggior parte dei fan, magari firmare un adeguato accordo con un'etichetta adeguata che ci permetta di divulgare la nostra musica in futuro!

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