Formazione inglese di stanza a Londra, capitanata dal chitarrista Will Palmer, una delle prime realtà ad essere messa sotto contratto dalla Rise Above del maestro Lee Dorrian, conquistato dalle performance live dei nostri, nonchè dai buoni esiti del demo “For Evermore” del 1993.
A livello puramente musicale i Mourn si muovevano su coordinate non tanto distanti da un doom tradizionale che vedeva come numi tutelari tanto i maestri Black Sabbath, quanto i figli putativi Saint Vitus ed Obsessed, con parti rallentate alternate ad energici mid tempo, e la presenza dietro al microfono della splendida Caroline Wilson, cantante di estrazione folk, a rendere il suono più caldo e sensoriale.
Otto brani, un trip sonoro a base di lisergiche contaminazioni doom metal dalle cadenze oniriche e dai ritmi cadenzati, come ben si evince dai solchi di brani del calibro di "Children of the Circle", sicuramente l'apice qualitativo dell'intero album, o delle dilatazioni groovy di “Through the eyes” nelle quali l'abilità interpretativa della singer raggiunge picchi eccelsi.
La band avrà occasione di supportare l'album suonando nei club della capitale di spalla a band come Electric Wizard e Orange Goblin, fino a quando, nel 1997 la dipartita congiunta del bassista Steve Draysey e della stessa cantante, porteranno allo split prematuro della band. Ritroveremo lo stesso Will Palmer nelle vesti prima di talent scout, poi di general manager della stessa label inglese.
Disco da riscoprire anche grazie alla ristampa, sempre sotto Rise Above, del 2007, con l'aggiunta delle tracce del demo.
(Beppe Diana)
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